1. MARTA (par. 2) La cuginetta del mio trans


    Data: 27/06/2024, Categorie: Trans Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu

    Ecco che ancora una volta lascio l’ufficio per la pausa pranzo. Anche oggi niente mensa, ma parcheggio del centro commerciale, eccola lì che esce dalla metro e sorridendo si avvicina in compagnia di una fanciulla alla mia auto. Lei, il mio trans conosciuto quest’estate (vedi “finalmente un trans”) e che ormai aveva sconvolto la mia vita sessuale (anche con mia moglie le cose andavo meglio), nel suo splendore si affaccia dal finestrino, un casto bacio sulla guancia e mi dice che ha da fare e se per favore potevo accompagnare Lucia (la cuginetta appena 18-enne) a casa sua. Poi mi avrebbe telefonato e spiegato.
    
    Lucia era una ragazza timida, per niente appariscente, una scarsa seconda, con occhiali spessi e capelli per nulla curati, neppure un’accenno di trucco in faccia. Mi chiama la mia Marta e mi spiega che Lucia è una giovane verginella, mai avuto ragazzo, neppure un bacio, lei la voleva “svezzare”, ma non se la sentiva data la sua bi-sessualità non voleva confonderle le idee, così aveva pensato a me che con lei ero sempre stato dolce, anche nel prendermi il suo culetto d’oro, a differenza di molti altri uomini che aveva conosciuto e glielo avevano letteralmente rotto.
    
    Arrivati a casa di Marta, trovo la luce soffusa, una dolce musica che viene dal bagno dove la vasca idromassaggio è bella e pronta, candele profumate accese e un bottiglia di spumante con due calici di cristallo, scena che spesso io e Marta avevamo vissuto.
    
    Lucia tremava come una foglia, così le ...
    ... accarezzai le spalle per rassicurarla, con delicatezza le calai le bretelle del vestitino e la lascia solo con l’intimo indosso, per nulla sensuale, ma avevo molto da ricambiare a Marta e andai avanti continuando a spogliarla. Una volta sfilatele tutto le feci segno di voltarsi, lo fece ma si copriva con le mani la sua passerina (si intravedeva un folto cespuglio nero uscire da sotto) la presi per le spalle, le accarezzai tutte le braccia fino ad arrivare alle mani, gliele allargai per vederla nella sua naturalezza: fece come per voltarsi e scappare, ma la ferma e la strinsi a me. La feci entrare nel’idromassaggio e mi spogliai entrando nella vasca dietro di lei. Le versai un bicchiere ma non aveva neppure mai bevuto, quindi le dissi che non c’era bisogno, ma lei volle brindare lo stesso, ma non la feci esagerare, volevo che la sua prima volta fosse dolce e se lo ricordasse. Cominciai a baciarla sulla spalla, poi dietro l’orecchio, quindi la feci voltare verso di me e provai a baciarla, ma non apriva la bocca, quindi comincia a leccarle le labbra, spingendo con la lingua dentro, riuscii a penetrare nella sua bocca, era secca, quindi per non farla bere ancora gliela inumidii con la mia saliva, lei la ingoio con piacere. Muovevo la mia lingua nella sua bocca, ma lei tirava dietro la sua, proprio non voleva provarci, mi stavo rassegnando, smisi e mi poggiai con la schiena sul bordo della vasca. Allora lei si volto verso di me, mi chiese scusa e cominciò a provare a baciarmi come avevo ...
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