1. ... dillo alla luna


    Data: 06/09/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Freyja, Fonte: EroticiRacconti

    26 dicembre 2021
    
    “Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi che fai,
    
    silenziosa Luna?”
    
    Osservo il pallido biancore che investe la veranda, la Luna calante, dopo aver raggiunto l’apice del suo splendore si ritira dolcemente, avviandosi verso un nuovo ciclo. Pare suggerirmi di abbandonare ciò che non mi serve più, chiudere con il passato.
    
    La tenda, tirata per metà, lascia passare quella luminosità d’argento che rende il soggiorno buio ancora più freddo. Il pavimento, nel vuoto lasciato dal tavolo da pranzo che lui si è portato via, riflette i suoi raggi, la stanza sembra ancora più grande, più vuota, più silenziosa, più fredda.
    
    Accendo una candela, la luce tremolante è calda, ma troppo fioca per contrastare la gelida lama lunare.
    
    Lo scalpiccìo di piccoli piedini sul pavimento rimbomba nella mia testa… ma le risate cristalline dei bambini non hanno mai riempito questa stanza. Non posso perdonare, non posso fare finta che il mio cuore non sia vuoto di quell'amore.
    
    Verso nel piccolo balloon due dita di nettare ambrato, spezzo con le dita il bastoncino di scorza fondente e la lascio sciogliere ...
    ... sulla lingua prima di portare alle labbra il bicchiere che mi scalda la gola e confonde i sensi. E il ricordo mi assale.
    
    Lo so, non è lui che mi manca, ma il profumo caldo della sua pelle.
    
    Lascialo andare, lascialo andare.
    
    Ci saranno altri profumi, altro calore sulle mie labbra, ma non oggi. Oggi la luna si ritira, ci prepara all’oscurità.
    
    Lascialo andare.
    
    Altre due dita nel bicchiere forse aiuteranno… Un foglio bianco, una penna nera e i miei pensieri che scorrono verso la mia mano destra.
    
    Lasciali scorrere, lasciali andare.
    
    E già non ricordo più le sfumature calde dei suoi occhi… ma la promessa, infranta, quella non riesco a dimenticarla. L'inconsistenza dei progetti sempre rimandati, delle aspettative frustrate, dei silenzi che non ho voluto interpretare.
    
    Non trattenere, lasciala andare.
    
    Profumo di mare, di vento di maestrale.
    
    Non ci pensare, lascialo andare.
    
    Lo scrivo diciassette volte, e diciassette volte lo cancello.
    
    E la luna, prima di nascondersi dietro un velo di nubi, fa brillare questa lacrima che mi bagna la guancia dicendomi: va bene così, ora va a dormire. 
«1»