1. Cartomanzia - 17a parte - La pandilla


    Data: 20/06/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... liberi… Se mi libera… beh, sì, insomma… io farò QUALUNQUE -e rimarcò la parola- cosa lei vorrà da me…»
    
    Questa sua offerta la fece vergognare smisuratamente, però si accorse che le aveva provocato anche un'eccitazione parossistica
    
    L’uomo parve interessarsi alla proposta e le si avvicinò, abbassandosi fino ad essere con la faccia ispida a pochi centimetri dal viso di quella strana presenza femminile.
    
    «Cioè… se io la libero, lei farà... farà qualunque cosa io le chiedo?» la interrogò, incredulo.
    
    Laura ebbe un moto di repulsione, a sentire da così vicino il suo alito, che sapeva di vino e di denti guasti, ma ne andava della sua libertà: si fece forza e sorrise lasciva all’uomo.
    
    «Sì sì: se mi liberi poi puoi chiedermi quello che vuoi… Vuoi un pompino? -rabbrividì pensando alle condizioni igieniche del membro del barbone!- Mi vuoi scopare? Vuoi addirittura cose più... particolari?» Notò che il senzatetto la guardava dubbioso, indeciso e decise di rinunciare a quell'ultimo grammo di rispetto di sé stessa ancora stesse serbando: «Preferisci.... sì, insomma... vorresti... vuoi mettermelo... dietro? Quello che vuoi, davvero!» gli propose con un tono acuto per la disperazione.
    
    Il clochard si rialzò lentamente, guardò di lato, vide il portachiavi e si mosse -lento come un bradipo- per raccoglierlo; poi lo studiò con concentrazione e osservò attentamente la chiavettina che era attaccata.
    
    «Ma questa chiave… apre le manette? E' sicura, signora?»
    
    «Sì sì, le ...
    ... aprono, ne sono sicura!» rispose lei, esasperata.
    
    «Ah… E... e davvero posso chiederle quello... quello che voglio se la libero, bella signora?»
    
    «Sì, sì. Qualunque cosa: vuoi chiavarmi, incularmi…? Quello che vuoi!» Si stava tranquillizzando: il barbone si stava convincendo a liberarla e lei era disposta a pagare qualunque prezzo, per farsi levare da quella scomoda e dolorosa posizione!
    
    «Beh… io avrei una cosa da chiedere ad una signora così bella come lei… Sa: è un sacco di tempo che non lo faccio…»
    
    Laura dentro di sé cominciava a gioire: l’uomo era disposta a liberarla! Bastava soddisfare la sua voglia… Un pompino? Una chiavata? Un’inculata? Magari tutto insieme? Ma sì, chissenefrega! Basta che la liberasse, avrebbe fatto tutto quello che voleva!
    
    «Dai, non aver paura a chiedere…. cosa vuoi che faccia per te?’
    
    «Beh, saranno…. uhmmm… non so… mah, forse… sì, saranno due anni che non lo faccio… e ne ho davvero voglia…»
    
    Tono accomodante, materno, come quello che usa con Giacomo per rassicurarlo e farsi dire le cose che lui non vorrebbe farle sapere: «E dimmi, dimmi… Cos’è questa cosa che non fai da due anni ed hai così voglia di fare? Dai dimmelo, così poi potrai farlo con me»
    
    L’uomo esitava, come se esprimendo il suo desiderio avesse paura che tutto fosse stato un sogno e di risvegliarsi di colpo, solo!, sui cartoni stesi sotto il voltino della ferrovia dove dormiva.
    
    «Beh… è due anni che… che avrei voglia di… di baciare una donna, di fare un ...
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