Una prima volta incredibile
Data: 05/09/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I Love Orgasm, Fonte: RaccontiMilu
Io e Alice stavamo insieme da ormai sei mesi. Lei era una ragazza carina, non troppo alta ma nemmeno bassa, capelli e occhi castani, una terza poco abbondante di reggiseno e due gambe bellissime.Ci incontravano sempre su una panchina del piccolo parco della nostra città, e lì passavamo ore a limonare e a parlare.All’epoca avevamo entrambi compiuto da poco diciotto anni, ed eravamo ancora vergini. Non ce ne preoccupavamo più di tanto, anche se quando tornavo a casa dopo uno dei nostri appuntamenti spesso mi masturbavo pensando a lei.
Un giorno, quando eravamo seduti sulla nostra panchina, le palpeggiai scherzosamente un seno. Non ne avevo mai toccato uno prima di allora, solo in qualche sogno erotico, e devo dire che era ancora meglio di quanto mi aspettassi. Era morbidissimo, addirittura soffice, e caldo.Lei rise, e poi mi guardò con uno strano sguardo, mordendosi un labbro. Non mi ero mai reso conto di quanto fossero belli i suoi occhi, ma con la luce che c’era in quel momento riuscì a vederli con estrema chiarezza. Venni interrotto dalle mie meditazioni da una sua frase: “Senti, oggi ho casa libera”.
Nelle ultime due settimane avevo più voglia che mai di fare sesso con lei, e mi ero quindi recato in una farmacia, sebbene lei non avesse mai accennato a volere avere un rapporto con me. Ci ero andato forse in un attimo di estrema eccitazione, speranzoso e quasi illuso.Siccome masturbandomi davanti a un porno non riuscivo a durare più di due minuti, pensai che in un ...
... rapporto sessuale non sarei riuscito a durare più di trenta secondi.Imbarazzatissimo, andai davanti al distributore di preservativi all’esterno della farmacia con il cappuccio della felpa sulla testa, muovendomi con aria furtiva. Fortunatamente c’erano anche i preservativi ritardanti, così non fui costretto ad entrare a chiederli.Una volta a casa mi chiusi in bagno e aprì la confezione. Estrassi un preservativo e lo infilai come veniva indicato sulla confezione. Nel giro di pochi secondi sentì la sostanza all’interno di esso faceva effetto e che la sensibilità del mio pene era parecchio ridotta. Per essere del tutto sicuro feci una prova, masturbandomi, e durai parecchio.Perciò decisi di mettere uno di quei preservativi nella tasca del giubbotto ogni volta che andavo a incontrare Alice. Non che ci sperassi molto, ma non si sa mai. E infatti avevo ragione.
Casa sua non era molto distante dal parco, ci misimo i cappotti e ci andammo senza dire una parola. Stavamo vicini, ci tenevamo caldo in quella fredda giornata autunnale e si vedeva che eravamo molto eccitati. Sentivo il suo respiro, che si condensava in una nuvoletta, e mi eccitavo sempre di più.Una volta giunti davanti alla porta di casa sua, che si trovava al secondo piano di un palazzo di cinque piani, lei mi disse di aspettare un attimo fuori, ed entrò.Sentì dei rumori, evidentemente stava cercando di fare in fretta. Poco dopo aprì la porta e mi fece entrare. Si era tolta i pantaloni ed era in mutande e maglietta.Non ero ...