Una bella contadinotta
Data: 12/06/2024,
Categorie:
Lesbo
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
CAPITOLO 35
Non frequento più il bar di Nicola e nemmeno al mattino non andavo più a fare colazione, non volevo che tra i suoi amici si diffondesse la voce che ero una donna facile, può anche essere vero ma spargerlo ai quattro venti non è da gentiluomini, adesso frequento di giorno un piccolo bar vicino al mercato, faccio la spesa e poi vado a prendermi un caffè o un aperitivo.
Ho iniziato a frequentare un banco di ortolani che vendevano la loro frutta e verdura, una coppia più giovane di me allegri e simpatici, lui un bel ragazzo e lei un po’ cicciottella ma molto simpatica. Mi interessavo delle coltivazioni e degli anticrittogamici che davano ai loro prodotti e loro sempre molto gentili mi assicuravano che erano genuini e si vedeva specialmente la frutta era imperfetta e non bella selezionata e lucida come gli altri banchi.
La ragazza quando mi avvicinavo al suo banco mi elargiva larghi sorrisi e si precipitava a servirmi anche se io non facevo grosse spese essendo da sola, una mattina dopo aver comprato frutta e verdura mi avvio verso il bar, e quando stavo per entrare mi sento prendere sotto braccio, mi giro era la verduriera.
_ “Cara vieni andiamo a prendere un caffè” chissà perché ai mercati ti chiamano tutti cara.
Siamo entrate al bar ci siamo sedute ed abbiamo preso un caffè come due vecchie amiche, lei si chiamava Sandra e il marito Giulio, me l’ha contata a lungo stando sempre appiccicata a me, non mi è dispiaciuto aveva un odore fresco, e poi a me ...
... piacciono le donne. Finito di contarmela e penso ritenendosi soddisfatta ci siamo alzate e siamo tornate verso il mercato, lei mi ha sempre tenuta a braccetto e quando siamo arrivate al suo banco ci siamo salutate e mi sono avviata verso casa, attraversata la strada mi sono fermata a guardarla, era bella cicciottella ma il suo corpo era armonioso. Non ho voluto essere maligna e quindi ho pensato che questo suo atteggiamento lo tenesse verso le donne che andavano a comprare al suo banco, ma alla sera mi sono rigirata un po’ nel letto e poi mi sono fatta un ditalino pensando a lei e alle sue morbide curve.
Al sabato sono tornata al mercato nel primo pomeriggio quasi verso la chiusura, i banchi stavano già smantellando, sono andata a comprare frutta e verdura dai contadini, Sandra mi ha accolta con entusiasmo e mi ha scelto la frutta e la verdura, poi sono andata al bar a prendere un caffè e a leggere il giornale. Devo dire la verità mi prudeva un po’ la patata, avevo voglia e magari al bar avrei incontrato qualcuno di interessante.
Dopo aver preso il caffè ero seduta che leggevo il giornale quando sono entrati nel locale Sandra e Giulio e sono venuti a sedersi al mio tavolo per mangiarsi un panino prima di tornare a casa, lei è venuta a sedersi appiccicata a me e si è messa a chiacchierare come una mitraglia, raccontandomi tutto di lei e di suo marito della cascina dove abitavano e delle loro coltivazioni. Mentre parlava mi ha appoggiato una mano su di una coscia e a me è ...