1. Quella doccia rinfrescante.


    Data: 10/06/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Antonio, ho 48 anni e lavoro come autista per una grossa ditta di trasporti internazionali. La scorsa estate, un giovedì di agosto, tornavo in Italia da Strasburgo e, attraversando la Svizzera, sono rimasto bloccato per tre ore sotto una galleria a causa di un grave incidente stradale. La prima cosa che ci ha ordinato la polizia è stato, ovviamente, quello di spegnere i motori per non restare intossicati. Restare fermi sotto una montagna, può dare l’impressione del fresco, invece faceva un caldo boia. Climatizzatore spento e sudore a catinelle, e poi ti parlano della fresca Svizzera. Dopo questa prolungata sosta, ci fanno ripartire ed io sono sudato da far schifo. Puzzo da schifo, e vorrei riaccendere il climatizzatore, ma sono anche consapevole che, se lo facessi, mi si gelerebbe il sudore addosso e domani resterei bloccato dai dolori e non posso permetterlo. Mi ricordo che, a pochi minuti di viaggio, ci dev’essere una piccola area di sosta. Non quelle con il distributore, ma una piazzola al fresco e con un bagno, dove è consuetudine in questa nazione, vi sia anche una doccia a monete, che si può utilizzare liberamente, in quanto, quando un cliente esce, subito si blocca per igienizzare l’ambiente con un getto di vapore bollente. Mi concentro sulla strada e, dopo alcuni minuti, vedo il cartello che indica quell’area di sosta; mi dirigo immediatamente verso la costruzione adibita ai bagni. Quando mi fermo, noto che anche altri tre colleghi hanno avuto la mia ...
    ... stessa idea. Un bestione parcheggiato un po’ più avanti, ha delle scritte in olandese, dietro di lui c’è uno con la targa rumena e dietro di me si ferma un mezzo con scritte in tedesco. Cazzo! C’è mezza Europa in questo parcheggio! Prendo il necessario per la doccia, scendo e mi incammino verso la costruzione, dove arrivo insieme al collega olandese. Un bel maschio, alto e biondo, con un bel fisico dai lineamenti marcati. Dietro di me, entra il rumeno, anche lui imponente e massiccio, mentre il tedesco, che puzza da morire, è il più basso e il più grassoccio, anzi è il suo adipe da bevitore di birra, che lo rende un falso magro. Appena dentro, ci dirigiamo subito nel locale docce e il tulipano si avvicina a una delle due e, impreca nella sua incomprensibile lingua. Lo guardiamo tutti e, avvicinati alla gettoniera, scopriamo che incassa solo monete svizzere da un franco, mentre l’altra doccia è inservibile, in quanto un genio tanto tonto, vi ha incastrato una moneta da un euro che è di spessore più grosso. Gli altri due cercano nelle loro tasche le monete. Apro il mio porta spiccioli e scopro che ho cinque monete da un franco e una sola da due, occorrente per poter utilizzare gli armadietti, dove si conservano gli effetti personali. Si mette la moneta e con la chiave si chiude; poi, quando si rimette la chiave per aprire, il meccanismo ti restituisce la moneta. Tutti e tre si voltano verso di me, che mi sono seduto su di una panca di metallo posta nel mezzo della stanza e mi ...
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