Soccorso da un camionista
Data: 07/06/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
Fa particolarmente freddo questa sera, il vento spira fiocchi di neve e ghiaccio che sembrano tagliarmi la pelle del viso, cammino a fatica lungo la Bernauer Straße nel quartiere Prenzlauer Berg, tremo e non so quanto ancora potrò resistere. Tengo gli occhi stretti per resistere al vento, nemmeno capisco dove sto andando, vorrei ripararmi e fermarmi da qualche parte ma è già tutto chiuso. Sento le mie mani e i miei piedi che cominciano a intorpidirsi mentre cammino sulla neve che continua a cadere sempre più forte. L'unica soluzione per levarmi da questa situazione è l'autostop!
Ma le auto continuano a passare, manco mi vedono con sto tempo.. Asp.. Sii.. ecco un camion.. si accosta. Alla grande, oddio, avrei preferito un qualsiasi autista su una qualsiasi macchina.. Un camionista.. Bo.. mi fa un che.. E se fosse una specie di stupratore o qualcosa del genere? Ecco che scende .. Esito un attimo.. Si avvicina:
- "Allora?.. Cosa fai in giro così tardi in una notte fredda come questa?"
Il suono della sua voce basso e profondo, in un certo qual modo mi rassicura. Ora mi si avvicina abbastanza da permettermi di distinguere i suoi lineamenti. Decisamente più alto di me, questo è certo. Il suo viso è nascosto sotto un berretto da baseball. Coperto da una grande giacca invernale, e dei jeans che a malapena riescono ad allungarsi sulle gambe muscolose. Un grande paio di stivali caldi gli coprono i piedi:
- “Niente!” tutto quello che riesco a dire.
- “Dove stai ...
... andando? Forse potrei darti un passaggio?”
Esito d’istinto un'altra volta, non conosco quest'uomo, ma.. che posso fare.. e gli rispondo: - "Non lo so .. non ho meta precisa"
- “Oh ... capisco ... paura?”
- “Io .. no..cioè, ho solo bisogno di levarmi da qui.”
- “Beh, sto andando a sud verso Dresden, puoi unirti a me se credi.”
- “Sei sicuro? Non voglio intromettermi, voglio dire.. magari disturbo..”
- “Oh, non preoccuparti. Andiamo dai.. qui fuori è pericoloso, la visibilità è scarsa e potresti facilmente essere investito da una di queste auto..”
Mi convinco e lo seguo fino al camion. I miei occhi non hanno potuto fare a meno di cadere sul suo grosso culo scolpito che a malapena entra in quei jeans. Provo a salire e lui mi appoggia una mano dietro e mi spinge aiutandomi, mentre con un calcio chiude la portiera dietro di me.
Finalmente ho modo di dare una bella occhiata al suo viso ora che siamo entrambi a bordo. Wow ... Non è quello che mi aspettavo. E' bellissimo. La sua pelle è bianca arrossata dal freddo sulle gote, una mascella volitiva ma nonostante i lineamenti decisi un viso dolce e armonico, forse anche per quegli occhi profondi e quelle labbra tra le più succulente che ho mai visto. Vedo i suoi lucenti capelli neri raccolti in una coda di cavallo uscire dalla parte posteriore del suo berretto da baseball. Mi guarda e sorridendo si presenta:
- "A proposito, il mio nome è Gerg, il tuo?"
- "Michelle."
- “Beh Michelle, è un piacere conoscerti. ...