un mio amico - Racconti Erotici

un mio amico

... tanto che prese confidenza e oltre alla mano riuscì ad infilarmi un intero braccio fino al gomito cosa che mi fece andare in delirio, Pippo ascoltava anzi leggeva visto che stavamo chattando, pensando il modo di farlo alla sua coppia che frequentava da tempo, fin quando un giorno mi raccontò che ci aveva provato anche con Lei ma non era riuscito nell’introduzione totale solo fino alle nocche. Ormai era un suo sogno poter fare quello che in chat gli avevo raccontato, il Lui gli domandava se poteva farglielo e Pippo ci provava ma senza una buona preparazione non si può, cosi mi chattava che ci provava Lui aveva dolore e non riusciva a infilare nemmeno il quarto dito che doveva smettere, ma’..rispondevo sai che per poter fare una cosa cosi estrema devi prima di tutto prepararlo per un po’ e poi provare non si può subito, e cosi cominciò a fare, ma sempre tenendo conto delle esigente del Lui, perche era quello che decideva tutto anche sulla Lei. Pippo sempre più convinto ci metteva tutto il suo impegno, ma senza risultato cosi finiva che lo inculava di brutto pensando a quello che gli avrebbe potuto fare in seguito. Una sera chiamò Pippo che era come sempre incasinato con il lavoro ma’per loro era sempre disponibile, quando senti la telefonata rispose sapendo chi fosse ‘ pronto’ dall’altro capo senti ‘ciao stasera che fai? Spero che non hai impegni di lavoro, perche non vieni a casa nostra?’ Pippo ‘veramente stasera come sempre faccio una partitina di calcetto lo sapete, e poi ...

... Lei non c’&egrave che vengo a fare da voi?’ ma Lui insistette dicendo che sentiva il bisogno di essere inculato non riusciva a non pensarci. Quella sera fu una delle sere che mi contattò su skype, e mentre chattavamo Pippo mi raccontò che Lui lo aveva invitato e non voleva andare perche sapeva che quella sera Lei non c’era, quindi sarebbe stato solo con Lui e la cosa non gli andava, gli dissi ‘ allora che fai ci andrai penso’ mi rispose di no che avrebbe cercato una scusa per poter saltare l’appuntamento. La mattina successiva lo risentii in chat, gli chiesi ‘ e allora sei andato poi ieri sera? ‘ si mi disse ha tanto insistito che mi sembrava brutto non andare, ‘ e che cosa avete fatto tu e Lui da soli?’ e cosi cominciò a raccontare. Sono arrivato dopo la partitina di sempre, mi ha come sempre fatto entrare di nascosto, perché ha paura che qualcuno mi veda, sono entrato l’ho salutato, Lei non c’era, mi aveva preparato una cena ottima e saporita, poi mentre ero seduto mi sono sentito delle mani che mi accarezzavano le gambe e Lui dopo avermi slacciato la cinta e aperta la zip dei pantaloni ha cominciato a baciare a accarezzare il mio cazzo, mi sono rilassato lasciando che mi facesse tutto quello che voleva, cosi dopo averlo un po’ stretto nelle sue mani lo ha baciato sulla punta, leccando piano il filetto e sollecitando la punta con piccole leccatine ma senza forzare, facendo ingrossare il mio cazzo, cosi con molta attenzione lo ha preso in bocca cominciando un pompino che era ...