L’inizio della fine – 4° capitolo
Data: 04/09/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu
... moglie saprà tutto”. E con quelle parole spinse il cliente “amico” fuori dal negozio. Ammesso che fosse possibile, Marcello si sentiva ancora più disperato dell’ultima volta. Catia non avrebbe mai e poi mai accettato di farsi riprendere mentre facevano sesso, figuriamoci se gli avrebbe lasciato fare il video di un rapporto anale. Non poteva rischiare di chiedere, era appena riuscito a recuperare il loro rapporto dopo la proposta del costume. Non sarebbe riuscito a soddisfare le richieste del suo aguzzino.
Tornando verso casa, Marcello dovette fare una strada diversa dal solito a causa di lavori in corso e mentre era fermo ad un semaforo notò un cartello al quale non aveva mai fatto caso. a poche centinaia di metri da dove si trovava c’era un locale notturno. Non era mai stato in quel tipo di posti, soprattutto per paura di incontrare qualcuno di conosciuto. Ma in quel momento ebbe un’idea: e se fosse andato con una prostituta riprendendo solo il suo sedere? Forse dicendole che voleva far finta che fosse sua moglie avrebbe potuto convincerla a stare al gioco. Magari ne avrebbe trovata una da far passare per Catia. In fondo un video è diverso da una foto e magari Roberto ci sarebbe cascato. Con un po’ di fortuna avrebbe potuto usarla per altre richieste di quel porco. Forse era una follia, ma in quel momento era l’unica soluzione possibile. Giunto a casa disse a Catia che sarebbe uscito a bere qualcosa con un amico dei tempi dell’università, rispolverò un nome che ogni ...
... tanto sua moglie aveva sentito pronunciare, dicendo che si trovava in zona. Fu sufficientemente convincente e verso le 22 uscì di casa. Dovette aspettare le 23 prima di entrare nel locale, dove iniziò ad osservare le ragazze e soprattutto i loro sederi. Gli serviva una che da dietro potesse sembrare Catia, come corporatura e come sedere e che magari fosse depilata. Era una missione quasi impossibile ma dopo un’ora di controlli l’occhio cadde su una ragazza. Lei si era seduta in braccio ad un cliente dopo aver fatto il suo spettacolo, quindi attese che si liberasse. Quando la vide alzarsi le andò incontro e la fermò. “Ciao, possiamo parlare?” “Per parlare serve almeno che andiamo nel privè, tesoro”, rispose lei. “Benissimo, andiamo”. Mentalmente, mentre percorreva uno stretto corridoio tenuto per mano dalla ragazza, cominciò a pensare a come spiegare la situazione. E soprattutto non poteva rientrare a casa profumato dell’olio che lei aveva sul corpo. “Mettiti lì comodo amore”, gli disse indicando un divanetto mentre lui le allungava una banconota da 50 euro e lei chiudeva la porta. “Adesso ti faccio divertire. Cosa ti piace?” “Vorrei che ti togliessi gli slip e vorrei vederti a pecorina” “Sai che non si fa sesso qui, vero? Non fare il coglione perché ci sono dei ragazzi che non scherzano in questi casi”, lo ammonì lei mentre si toglieva un perizoma di paillettes dorate. “Tranquilla, lo so. Stasera voglio solo guardarti”, la rassicurò. La fissava come se dovesse imprimersela nella ...