1. L’intreccio – Capitolo 23 – La cena. L’incontro con Luana


    Data: 30/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... instaurare il tipo di relazione che noi richiedevamo cioè quella di essere il mio amante fisso e di averne l’esclusiva, anche lui dopo alcune esperienze venne scartato. Infine, incontrammo Guido, Lui aveva le stesse caratteristiche del precedente ma non scattò nulla a livello cerebrale. Insomma, Filippo mancava e manca sempre qualcosa e alla fine ero e rimango insoddisfatta ergo quando Sofia mi ha raccontato del vostro incontro nel suo negozio, alcuni giorni or sono a me sono riaffiorati i nostri rapporti. Mi si è aperto il cuore, mi si è aperta la mente e devo dirti la verità mi sono bagnata al solo pensiero di rivederti. Tu hai sempre avuto tutte le caratteristiche, nessuna esclusa avendo tutti i requisiti per soddisfare il mio cervello e il mio corpo e soprattutto provo ancora un sentimento forte nei tuoi confronti. L’ho capito appena ti ho visto” “Questa è una dichiarazione d’amore Luana, te ne rendi conto?” “Sì Filippo, sento di essere innamorata di te” “Luana non vorrei portarti alla nuda realtà ribadendoti il mio pensiero, sai come la penso. ...
    ... Probabilmente la tua è una semplice infatuazione altrimenti avresti fatto delle scelte ben precise. Sai che io non vorrei dividere la mia donna con nessuno non mi va di essere considerato il terzo. Ti dirò di più ci sono riusciti a farlo Gabriele e Andrea a prendere una decisione importante e quindi ti faccio una semplice e banale domanda: riusciresti a farlo anche tu?” Rimase in silenzio un’altra volta, l’ennesima volta.
    
    Mi alzai da quel dondolo lasciandola sola nei suoi pensieri, raggiunsi gli altri che erano rimasti nel salotto. Andai da Sofia e le dissi: “io vado”, “Come vai già? Non rimani ancora un po’?” Mi chiese lei. “No Sofia, vado. È stata una magnifica cena. Grazie di tutto. Tu sei un’ospite eccezionale” “avete litigato?” mi chiese lei. “No Sofia. Assolutamente no. Ma voglio andare”. Avevo il magone mi faceva male il pomo di Adamo, in quel momento avrei voluto piangere. Volsi lo sguardo verso Luana mentre indossavo la giacca e la pashmina, aveva lo sguardo fisso verso l’orizzonte. Salutai anche gli altri e tornai a casa con un forte senso di amaro in bocca. 
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