1. Umiliazione per un pompino


    Data: 28/05/2024, Categorie: Etero Autore: Laura B. 1998, Fonte: EroticiRacconti

    Tornare a scrivere un racconto dopo tanti anni mi fa strano. Ma è anche piacevole spiegare il perchè della prolungata assenza. Ho sempre continuato a leggere con piacere racconti e confessioni su questo sito. La mia è una confessione, non un racconto. E quello che successe con mio fratello anni fa, per fortuna, fino ad adesso non si è più ripetuto. Anche se ci sono state varie occasioni in cui ci siamo finiti molto vicini, che magari racconterò in altri racconti se vorrete. Ho smesso di scrivere perchè proprio da questo sito ricevevo molte email, e con una persona in particolare era nato un bel feeling. Quando da cose astratte e puramente online, le cose si trasformano in reali è strano. A questa persona, che chiamerò Stefano per proteggere la sua privacy, piacevano i miei racconti. Diceva che lo eccitavano e mi chiedeva se fossero veri, se fosse accaduto di nuovo etc. Si, sono veri... e gli ho fornito alcune prove. Non perchè dovessi provare qualcosa a qualcuno, non m'interessa se le persone ci credano o meno. Sono stati un mio sfogo. Ma per farla breve, con Stefano le cose si sono evolute, mi prendeva mentalmente, anche se era un bel pò più grande di me... oltre i 35, quando io ne avevo appena compiuti 20. Lo stimavo e sembrava che lui fosse anche preso caratterialmente da me. Alla fine, ci siamo visti... incontrati a Roma. La prima volta non successe nulla, a parte qualche bacio nella sua macchina dopo un bel pranzo insieme. E al secondo incontro... ecco che dopo una cena ...
    ... in una pizzeria all'Eur, ci appartiamo con la macchina a chiacchiere in un parcheggio e in quel momento mi dice che lo eccito da impazzire... e mentre ci baciamo si sbottona i pantaloni, mi afferra la mano e me la porta sul suo cazzo pulsante. Era quasi un anno che non facevo nulla, e ovviamente tra le mie gambe ero bagnatissima. Indossavo solo un vestitino corto estivo, era Giugno... ed eccoci in macchina, appartati in uno squallido parcheggio intorno all'Eur, con il suo cazzo in mano... e lui che aveva cominciato ad esplorami tra le gambe. Mi faceva complimenti per essere completamente liscia e cose cosí... Io non resisto più e mi abbasso a prenderglielo in bocca. È durissimo, e anche se un po' sudato ha un buon sapore. Era tanto che non succhiavo, mi mancava... lui si ferma nell'accarezzarmi tra le gambe e quella stessa mano me la porta sulla testa dandomi il ritmo. Sento che sta quasi per venire ma ad un certo punto mi dice una cosa che mi fa bloccare. Ricordo esattamente le sue parole: "lo sapevo che eri proprio una troietta. Dai succhiamelo, come a tuo fratello." Io mi blocco e d'istinto chiudo le gambe e smetto di muovermi ma lui, eccitato da morire, continua a muovermi la testa fino a gemere come un animale riversandomi in bocca una quantità incredibile di sperma. Mi sento usata ed umiliata. Mi alzo di scatto e lo guardo perplessa, ancora con il suo seme in bocca mentre lui si ricompone e neanche mi degna di uno sguardo. Apro la portiera e sputo tutto fuori schifata. ...
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