1. Proposta indecente parte 1


    Data: 28/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... ho mai fatto e che, generalmente, odio. Ma non so dirgli di no. Inizio a ballare, forse per l’alcol, forse per la situazione. Mi sbottono con sensualità la camicia, la apro e la faccio cadere a terra. Juan mi guarda con attenzione, osserva il mio corpo, è concentrato solo su di me. Lancio via le scarpe, sbottono il jeans. Continuo a muovermi freneticamente. Non so se sto ballando bene o meno, so solo che in altre situazioni non avrei mai fatto niente di tutto ciò.
    
    I jeans mi scivolano lentamente verso il basso, li tolgo. Sono in mutande e calzini. Mi giro di spalle e, mentre continuo a ondeggiare le chiappe, inizio ad abbassare i boxer molto molto lentamente. Scopro una parte del mio culo, poi lo ricopro, infine lo scopro definitivamente. Li abbasso fino alle caviglie fino a liberarmene del tutto. Gli mostro bene il mio culo, mi piego in avanti, poi mi giro e gli faccio vedere il mio cazzo: è duro, è grosso, ne vado fiero. Juan continua a guardarmi dalla testa ai piedi, poi mi dice:
    
    “Togliti anche i calzini”.
    
    Obbedisco, sono completamente nudo davanti a lui, su di un balcone di una villa. Non so se qualcuno possa vedermi, non penso. Però è una cosa incredibile per me. Mi avvicino a lui, dopo che mi ha fatto un cenno con la mano, come se fossi un cane. Mi fa ruotare davanti a sé, mi tocca. Sento la sua mano sul sedere, lo palpa per bene, lo strizza, ci spinge anche dentro un ditino. Poi mi fa tornare frontale a lui, mi impugna il pisello, lo sega un po', mi palpeggia ...
    ... le palle. Mi chiede anche di alzare il piede, lo guarda per bene e alla fine sentenzia:
    
    “Sei meraviglioso, ti faccio fare un sacco di soldi se vuoi”.
    
    Torna a farmi il lavaggio del cervello, parla a lungo mentre io sono nudo come un verme davanti a lui. Poi mi dice di rivestirmi. Probabilmente vede il mio attimo di esitazione e la mia delusione.
    
    “Volevi scopare?”
    
    “Pensavo di si…però non posso pagarti” rispondo io ingenuamente.
    
    “Si può fare, basta chiedere. Stasera e domani offro io, ma non prendere l’abitudine”
    
    Si alza, mi prende per la mano e mi porta nella camera che dava accesso al balcone. E’ una sorta di mansarda, c’è un piccolo lettino. Mi fa stendere lì e poi inizia a spogliarsi. Indossa vestiti interamente di colore bianco, che mettono in risalto la sua carnagione mulatta. In poco tempo, toglie tutto. Lo osservo, nudo è meno bello di quello che pensavo. Ha la pancia ed è un po' flaccido in quanto a muscoli, anche i coscioni sono tipici di chi ama mangiare.
    
    Quello che mi lascia basito è il cazzo: è gigantesco. Avrà almeno 22 centimetri di cazzo, tutto scuro e con la cappella rossacea. Il culo, invece, è pieno di smagliature. Nel complesso, vedendolo senza vestiti, non lo considererei così bello come avevo pensato la prima volta.
    
    Però ho tanta voglia di averlo e tanta voglia di quell’enorme cazzo. Si avvicina, si mette sul letto, iniziamo a baciarci. Con la mano scendo verso il basso, gli impugno quel meraviglioso arnese che si ritrova. Lo sego, ...
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