1. Proposta indecente parte 1


    Data: 28/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... sta insieme tuttora.
    
    Sono solo, annoiato, deluso e un po' brillo perché il mio unico passatempo, finora, è stato quello di sorseggiare birra o gin lemon. Le zanzare mi stanno divorando e non faccio che grattarmi le gambe. Mentre sono seduto da solo, in un angolino a scorticarmi la pelle per alleviare il fastidio delle punture, isolato da tutto il divertimento, vengo ammaliato da una persona.
    
    E’ un ragazzo di circa 22-23 anni, è mulatto, ha lineamenti esotici, credo sudamericani. E’ palesemente effemminato ma è veramente bello. Io, da passivo quale mi sento, non sono di solito attratto dagli effemminati ma lui è un caso a parte. Mi piace come si muove, mi piace come è vestito. E’ un po' più alto di me, sarà sull’1.75 circa, capelli neri gellati e pettinati all’indietro, occhi da cerbiatto scuri, labbra carnosissime e bellissime. Non è perfetto, ma a me sta prendendo molto.
    
    Mi sembra molto sicuro di sé, intrattiene molti dei presenti e si sta mettendo in bella mostra. Non si fa problemi a ballare, sculetta, sa eccitare, sa sedurre. Io non riesco a staccargli gli occhi di dosso, lui mi nota e inizialmente mi guarda male.
    
    Sembra infastidito dalla mia continua attenzione, pertanto provo a essere meno esplicito in ciò che sto facendo ma, evidentemente, mi ha messo nel mirino.
    
    Continua a guardarmi brutto, ogni tanto borbotta qualcosa tra sé e sé, tant’è che inizio a sentirmi a disagio e decido di cambiare aria. Mi prendo un’altra birra e mi allontano, cambiando ...
    ... posto.
    
    Sono seduto da pochi minuti vicino alla piscina, quando lo vedo arrivare. Si avvicina a me e l’espressione non è delle più incoraggianti. Ho paura, temo mi possa fare una piazzata e mettermi in imbarazzo davanti a tutti.
    
    Si ferma davanti a me, io faccio finta di niente e rimango a testa bassa.
    
    “Perché mi osservavi tanto?” mi chiede.
    
    “No, non volevo, scusa. E’ che ti ho visto che ballavi e avevi attirato la mia attenzione, tutto qua”
    
    “Sarai mica uno di quelli che odiano i froci?”. Amo il suo modo di parlare, ha un accento spagnolo che adoro.
    
    “No no…” abbasso gli occhi, sono ubriaco e mi scappa un “Anzi…”
    
    “Ah, sei frocio pure tu quindi?”
    
    “Si, ma non dichiarato”
    
    “Mica stiamo parlando di tasse, cosa devi dichiarare. Tu sei quello che sei, non bisogna dichiarare niente a nessuno”
    
    Alzo lo sguardo, gli sorrido. Dannazione, ha ragione. Anche lui ora mi sorride. Mi spiega che è il fratello della fidanzata del mio amico che ha organizzato al festa. Da ciò, capisco che è colombiano. Mi dice di chiamarsi Juan e mi chiede se mi dà fastidio se facciamo due chiacchiere.
    
    Chiaramente gli dico di no, lui si accomoda. Mi dice che si stava annoiando anche lui, che si chiama Juan, che ha 22 anni e che sono tutti troppo piccoli per lui. Mentre parliamo, mi guarda sempre dritto negli occhi.
    
    C’è una luce particolare nel suo sguardo, sembra avere degli occhi magnetici e mi ci perdo. Per tutto il tempo, lo guardo dritto in faccia, sono molto preso, sono affascinato ...
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