Ilaria e il suo battesimo Pt.1
Data: 19/05/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Minerva McGranit, Fonte: EroticiRacconti
... fermati ti prego!”, Lei aumenta l’intensità e provo un orgasmo intenso e magico, ho alcuni spasmi e bagno tutto il letto con i miei umori, Greta si mette a leccare la zucchina che era appena stata nella mia figa e dice “ sei proprio una porcellina”.
Dopo queste esercitazioni, ci mettiamo a letto e dormo profondamente, ero decisa più che mai ad andare a scuola vestita attillata e cercare di fare qualcosa ad un ragazzo. La mattina però torna qualche incertezza, avevo davvero paura e comincio ad esitare, Greta insiste e mi obbliga a vestirmi come voleva lei, d’altronde non potevo deluderla dopo tutti i suoi insegnamenti, perciò mi metto i leggins grigi e la maglia bianca scollata, mi guardo allo specchio…. Il mio culo grosso e sodo era come in pole position, si sarebbe potuto vedere da lontano un miglio, i leggins delineavano i contorni delle mie chiappe da tennista e si intravedeva il segno del perizoma che mi attraversava il sedere, la maglia porgeva il seno come su un vassoio, lasciava intravedere il reggiseno nero e sembrava avessi le tette pure più grandi, mi sentivo una porca assurda. Io e Greta prendiamo il bus e andiamo a scuola, io ero nervosissima e volevo tirarmi indietro, non me la sentivo per niente, non ero pronta, ma non volevo deludere Gre. Entro in classe e tutti iniziano a fissarmi, non ero abituata a quella sensazione, mi aveva pure fatto mettere mascara e rossetto, sembravo una zoccola in tutti i sensi, sentivo lo sguardo dei ragazzi appoggiarsi su di me, ...
... mentre cammino verso il mio banco sento un commento di Mario verso i suoi amici “ Raga ma che culo ha Ilaria?!” Io faccio finta di non sentire e arrossisco, mi vergognavo ma allo stesso tempo mi piaceva un sacco che mi guardassero, Mario poi era proprio un bel ragazzo, muscoloso, atletico, moro, ogni tanto mi era pure capitato di fantasticare su di lui. Inizia la lezione, mi cade inavvertitamente una biro in mezzo alle file di banchi, mi alzo e mi piego a 90 gradi per raccoglierla, Greta mi aveva detto che d’ora in poi dovevo piegarmi così per far vedere meglio la mercanzia, sento dalle file dietro dei sussulti e mi giro per guardarli, Mario mi stava spogliando con gli occhi e mi lancia un occhiolino. Non sapevo cosa fare e chiedo subito aiuto a Greta, che sedeva di fianco a me, lei prende un bigliettino e ci scrive “ ti va un pompino dopo la scuola?” sotto c’erano due caselle con scritto “si e no”, prima che io potessi fermarla lei lo lancia dietro e Mario lo prende. Dopo poco tempo lui mi appoggia sul banco il bigliettino, lo apro e vedo la crocetta sulla casella del si. Il mio cuore inizia a battere forte, sudo e mi sale l’ansia, Greta mi dice di calmarmi…. cerco di non pensarci, mi metto a stare attenta alla lezione.
Arriva la fine della mattinata e Greta mi accompagna dietro la scuola dove c’era il magazzino della palestra, era il posto in cui tutti andavano per farsi fare dei lavoretti dalle ragazze, quando arriviamo Greta mi da un bacio sulla guancia e mi abbraccia, ...