L'avventura di vic
Data: 02/09/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... giorni e in quel tempo ci scoprimmo, lui ed io, profondamente affini. Mi raccontò di lui, della sua vita, della sua relazione con la bellissima donna. Mi parlò lungamente dei suoi desideri e fantasie. Vagliammo assieme molte diverse opzioni. Io portavo la mia esperienza e la mia capacità di portare le persone giuste alla situazione che voleva realizzare; lui mi fece ben comprendere quello che cercava, il soffio nuovo che intendeva infondere nella sua coppia e la crescita che aspettava dalla sua compagna più giovane e meno sperimentata di lui. Scoprimmo presto di essere sulla stessa lunghezza d’onda e penso comprese che ero la persona giusta per lui e per lei. Le sue idee fecero breccia nella mia immaginazione e avvertii quel familiare pizzico dietro la nuca. Non sarebbe stata una situazione banale, bensì speciale!
Gabriele non sarebbe stato presente. Sia per impedimenti personali, sia perché desiderava che lei si lanciasse da sola, senza il suo sguardo addosso. Credo fosse davvero un modo di veder emergere una parte di lei che faticava a venire fuori. Non cercava un banale incontro a due, bensì un incontro ben codificato. L’uomo desiderava vedere la sua compagna alle prese con più uomini. Tutti sconosciuti. Feci presente che io non amavo più le gang; l’affastellarsi di troppi corpi maschili era qualcosa che, avendola sperimentata infinite volte, non amo più per due motivi. Il primo che è che in una gang si perde qualunque personalizzazione per diventare solo oggetto. ...
... Accade anche nelle orge ed entro certi limiti è interessante, ma nella gang si va troppo oltre per i miei gusti di oggi. Il secondo motivo è che nel tempo sono attratto dall’incontro paritario delle energie maschili e femminili. Per lo stesso motivo durante le mie feste non invito mai uomini in sovrannumero. Troppi maschi portano una energia troppo diretta mentre le donne, anche quelle più lascive e scatenate, conservano in loro la morbidezza che è propria della loro natura.
Non ci sarebbero stati quindi troppi maschi; avrei convocato due singoli affidabili e conosciuti che mi avrebbero stati complici e compagni. Ma non bastava. Vic non voleva essere l’unica donna e chiesi alla mia complice di mille avventure, la mia amica Akira, di essere della partita. Con lei ogni festa, ogni situazione è unica e speciale. Con Akira la certezza di stare bene e divertirmi è assoluta a prescindere da tutto il resto. Accettò con entusiasmo. Conosceva già i due ragazzi che avevo convocato e le piacevano entrambi. Il pomeriggio sarebbe stato grandioso, ne ero certo. Avevo il controllo totale della situazione come piace a me. Gabriele si era fidato di me, mi affidava la sua donna. Non lo avrei deluso. Mi sentivo responsabile ma questo non mi intimoriva né preoccupava. Ero sicuro di me stesso.
Il giorno arrivò. Un lunedì anonimo agognato, atteso, pianificato. Attesi con Akira i due complici che arrivarono all’orario concordato. Ero costantemente in contatto con Gabriele che mi informava degli ...