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Alessandra e geova 7 e 8
Data: 14/05/2024, Categorie: Incesti Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... occhialini sul naso e bibbia aperta. Queste piccole recite in costume erano una trovata di suo padre per rendere più intriganti le serate. Anche a lui serviva eccitarsi dato che con la moglie la vita sessuale era diventata una estrema monotonia. Ormai molti sapevano della loro appartenenza ai testimoni di geova e giocavano alla predicatrice che suonava alla loro porta per lasciare una rivista e che poi si faceva scopare. Enrico voleva raggiungere l'apice della perversione. Faceva scopare Carlo e sua figlia mentre erano tutti intorno in cerchio a guardare. Pretendeva che Carlo eiaculasse nella figa della figlia e non come gli altri che per regola dovevano sborrare sulla faccia o su altre parti del corpo della giovane. Quando c'era pure Gianni le serate prendevano una piega diversa. Carlo voleva scopare col suo amico e gli altri maschi lo permettevano. Carlo e Gianni uscivano spesso in servizio anche per parlare della loro vita sessuale segreta. Senza che nessuno se ne accorgesse si baciavano pure davanti a un citofono o salendo in ascensore. Un pomeriggio si unì pure Alessandra in servizio. Dopo la comitiva erano rimasti in dispari e il fratello che conduceva l'adunanza per il servizio di campo la mandò col padre e Gianni in servizio. Avevano da fare un territorio rurale, da raggiungere in automobile, una piccola serie di cascine disperse nella campagna. Il caldo era insopportabile. Dopo la prima serie di cascine avevano lasciato diversi ...
... volantini e avuto interessanti conversazioni. Stavano tornando all'automobile, la campagna era deserta e silenziosa. Si sentivano solo i grilli e lo scorrere delle acque di un canale a poche decine di metri. Carlo e Gianni si erano tolti la cravatta dal caldo, non si poteva respirare. Solo Alessandra non aveva nulla da togliersi e soffriva. Arrivati all'automobile Carlo fece cenno a Gianni di fermarsi un attimo. Si voltò verso Alessandra e disse: Ti va? Alessandra non se lo fece chiedere due volte, ormai se c'erano da fare porcherie non se lo faceva ripetere. Il suo sguardo accaldato dal sole divenne improvvisamente fresco come una rosa. Corse verso i due uomini inginocchiandosi, lasciando cadere a terra la borsa del servizio. Slacciò in un attimo le cinghie dei pantaloni e tirò voracemente fuori i cazzi di tutti e due iniziando a menarli a folle velocità. Le sue mani tenevano un ritmo invidiabile, divennero subito diritti e duri come il marmo. Ci sputò sopra per renderli belli umidi e li prese in bocca entrambi. Carlo e Gianni erano già al settimo cielo. Scopatemi. Disse lei. I due uomini non se lo fecero ripetere, chi poteva resistere a cotanto invito di una puledra ventenne in calore come lei. Gianni le sollevava la gonna dal davanti e con le sue grosse mani le tirava via le mutandine. Carlo si era messo dietro alla figlia e col cazzo ancora umido della saliva di lei era pronto a scoparsela. Con le dita stava cercando il bel buco del culo di ...