VIDEOAMATORE
Data: 08/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... per la tensione che per il caldo. Il liquido mi scese freddo e morbido nella gola dandomi sollievo.
Erano forse due ore che stavo con l’uccello teso. I testicoli mi dolevano sempre di più. Mi sedetti su una poltrona meditando seriamente di andare in bagno e soddisfarmi da solo, maledicendomi ancora una volta per la decisione presa e nello stesso tempo fiero di aver saputo resistere. Il pensiero di Anna mi confortò. La mia Anna, che non si meritava di essere tradita, che forse sarei andato ad aspettare all’uscita dell’ospedale dove lavorava per portarla di corsa a casa a fare l’amore. Finii il vino e posai il bicchiere per terra, di lato. Perso nei miei pensieri non mi ero accorto che le due donne ora erano in piedi davanti a me, lo sguardo che oscillava tra il mio viso e il mio ventre teso. Lo sguardo di Eli era più preoccupato che altro, si rendeva conto di come stavo, e anche gli occhi di Sabrina erano più incerti, meno maliziosi. I due uomini, seduti ancora sul divano, mi guardavano pure sconcertati.
– Beh? Che succede? Perché mi guardate così? ‘
Cristiano si alzò e venne al mio fianco:
– Sei ai limiti del masochismo amico mio, se potessi vederti ora ti impauriresti per come sei pallido. No, non va bene. Mauro, dammi una mano ‘
Prima che potessi capire cosa intendesse, Cristiano si mise dietro la poltrona afferrandomi un braccio ed una spalla, imitato subito da Mauro. In quella posizione non riuscivo a divincolarmi né a fare forza per alzarmi. Ci provai ...
... comunque urlando per chiedere spiegazioni:
– MA CHE CAZZO FATE? CHE VOLETE? LASCIATEMI! ‘
– No Jay, anche se non vuoi noi ti aiuteremo”. Anzi, lo faranno le ragazze ‘
Ad un cenno di Cristiano le due donne si inginocchiarono davanti a me, una per lato. Gli occhi pieni di malizia. Avrei potuto scalciare, ribellarmi e colpirle, ma non potevo far loro del male, non per quella che non era un’aggressione ma”’. Eli mi slacciò velocemente i pantaloni tirandomelo fuori. Uscì teso allo spasimo, la cappella totalmente scoperta, la pelle tesa in una erezione spasmodica. Lo strinse piano muovendolo come per osservarlo da tutti i lati. Sabrina fischiò sommessa:
– Accidenti Adolfo, come hai potuto resistere? Guardalo. ‘
Abbassando la testa vidi che il mio uccello era scuro, gonfio di sangue all’inverosimile. Una specie di attacco di priapismo. E mi faceva male.
– Senti, sei duro anche qui ‘
Sabrina mi aveva toccato la sacca dei testicoli indolenziti, una carezza che non era stata piacevole, tutt’altro. Poi Eli si sporse in avanti, la lingua protesa, a scivolare sull’asta seguendo le venature, bagnandolo copiosamente di saliva. Presto Sabrina si unì a lei dall’altro lato. Vedere le due lingue che si muovevano pigramente sulla mia asta, se possibile, mi eccitò ancora di più. Eppure non sentivo lo stimolo dell’orgasmo. Pensavo bastasse poco data l’eccitazione prolungata, ed invece”’ Stando così le cose potei godermi il doppio pompino a lungo. Eli e Sabrina si alternarono a ...