1. Nadia, l’eccitante culona : capitolo 4


    Data: 07/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sensazioni Autore: CulonasLover, Fonte: RaccontiMilu

    ... umettando dalla base fino alla punta. Il piacere era quasi insostenibile quando Nadia decise che era ora di cambiare ritmo e modo inserendo finalmente il cazzo in bocca ed iniziando a succhiare in maniera poderosa. Io continuavo a godermi la situazione e abbassando leggermente le spalle riuscivo a stuzzicarle i capezzoli che pizzicavo senza ritegno mentre Nadia succhiava il cazzo estraendolo talvolta per una rapida leccata alla cappella o più giù ai coglioni.
    
    Non riuscivo più a resistere: dovevo assolutamente penetrarla! Approfittai del fatto che si staccasse dal cazzo per riprendere fiato e la feci alzare iniziando a baciarla in maniera intensa. Lei continuava ad impugnare il mio cazzo e segava piano strusciando il pollice sulla cappella. Io, con le mani libere approffittavo con la sinistra per sditalinarla con foga e con la destra per raggiugere da dietro il suo forellino anale che stavo già stuzzicando con la punta delle dita.
    
    Dopo pochi minuti di questo trattamente feci stendere Nadia di schiena sopra al tavolo cercando di consentirle una posizione comoda. Con le cosce carnose a bordo tavolo approfittai per chinarmi e dare un’altra robusta leccata al tutto partendo dal buchetto posteriore e arrivando fino a monte di venere. Nadia continuava a gocciolare come un fiume in piena ma ormai non potevo più resistere pertando mi alzai e introdussi la cappella nella sua invitante fica. Subito la sensazione di caldo avvolse la mia cappella prima e il mio cervello poi. Nadia ...
    ... riprese a gemere mentre io andavo avanti ed indietro, dapprima lentamente ma poi sempre più forte assestando colpi decisi che venivano attutiti dalle coscie carnose di Nadia.
    
    Nadia intervallava gemeti continui a piccoli strilli mentre io continuavo a bombardarla di colpi senza pietà. Ad un certo punto decisi di staccarmi un secondo per prendere fiato. Anche Nadia ne approfittò per alzarsi dal tavolo e, in bilico sul bordo con le gambe che penzolavano, mi guardava con fare languido. Decise quindi di scendere, venire verso di me e baciarmi intensamente mentre le nostre mani correvano veloci sui rispettivi corpi cercando di darci piacere in tutti i modi possibili. Ad un certo punto Nadia si staccò da me e, dandomi le spalle, appoggio le mani sul bordo del tavolo divaricando leggermente le gambe. Non persi tempo: mi avvicina e appoggiai la cappella sulla sua fica continuando a strofinare dolcemente senza forzare. Dopo alcuni minuti di questo piacevole gioco Nadia flesse un po’ le ginocchia facendo si che la mia cappella poggiasse sull’ano: l’invito era chiaro e questa volta non ci sarebbero state interruzioni o incomprensioni di sorta! Mi chinai ed iniziai a leccarglielo dolcemente mentre infilavo il pollice nella fica stimolandola anche da sotto. Ritenendo fosse pronta mi alzai ed usai gli umori che colavano abbondanti dalla fica per umettare l’ano: appoggiai finalmente la cappella al buchetto spingendo. Non fu semplice ma anche Nadia collaborò rilassando lo sfintere e dando ...
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