268 – Francesca: Il caffè da Emilia
Data: 06/05/2024,
Categorie:
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
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Per rimanere un po’ assieme senza altre presenze il caffè a volte è solo un pretesto per un incontro, per uno scambio di idee e anche per fare delle confidenze che in quel momento non si farebbero ad altri.
Quelle gocce scure dolci e amare sono capaci di mostrare molti aspetti del carattere delle persone.
A volte è proprio solo questo.
Con Emilia, uno degli avvocati dello studio con cui già aveva avuti un rapporto tempo fa, Francesca si è ritrovata proprio per un attimo davanti al distributore di bibite e si è sentita offrire proprio un caffè ma avendone già uno in mano ha rifiutato ed ha detto in tono formale “Magari me lo può offrire in un’altra occasione” a cui è seguito “Si, certamente. Dimmi quando ti va”
Era una risposta aperta che lasciava intendere che non necessariamente quel caffè doveva essere preso sul posto di lavoro.
La proposta era intrigante ed allo Francesca un sabato ha telefonato all’avvocatessa chiedendole: “Mi offri un caffè? “
Ora il tono era diverso non essendo in studio ed essendo anche una telefonata privata visto il precedente tra le due.
Alla risposta positiva hanno preso accordi per vedersi a casa di Emilia.
L’avvocatessa era una vera MILF con tanto di belle gambe, seno prorompente che mostrava generosamnte, capelli lunghi castano chiaro sempre in ordine e pettinati con una riga sul lato sinistro e la chioma che passa dietro e sopra a cadere sul lato destro. Gli abiti ...
... sempre molto belli che le davano un notevole glamour che si abbinava bene alle forme del suo corpo.
All’arrivo il cuore di Francesca pulsava oltre misura, era come la prima volta anche se ormai era esperta, un fremito acuto le percorreva i polsi, la saliva era aumentata, cercava di darsi il massimo di contegno, di esternare indifferenza.
Francesca sembrava una ragazzina al suo primo appuntamento.
Emilia le piaceva ed il rapporto lesbico che avevano avuto le era piaciuto tantissimo ma era stato solo un episodio, poi più niente e tra loro solo rapporti di lavoro e niente più dandosi nei dialoghi sempre del lei.
Francesca nel presentarsi alla casa di Emilia si comportava come se questa visita avesse una seria motivazione magari professionale.
Al suono del campanello subito il comando di apertura lo apri, lei ha aperto e chiuso il cancelletto che consentiva l’accesso al vialetto che conduceva alla porta d’ingresso della casa, è salita su quei pochi gradini che le si sono presentati fino ad un piccolo pianerottolo ed il portoncino si è aperto, anzi socchiuso e Francesca con complicità è entrata.
Emilia aveva la mano sulla maniglia e le sorrise.
Tra le due donne ci sono stati i saluti e reciprocamente si sono chieste come stessero. Erano domande banali e scontate ma servivano a mettere entrambe a loro agio.
Emilia subito ha chiesto se Francesca gradisse il caffè, prese le tazzine, la zuccheriera, i cucchiaini e li dispose in un angolo del tavolo in modo che le ...