Il commesso parte 2
Data: 05/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Guastho, Fonte: EroticiRacconti
Iniziai a sistemare l’abbigliamento del negozio in maniera metodica, concentrato sul mio compito.
“Alex!” la voce di Sara mi fece rabbrividire, temendo di essere stato scoperto sbiancai.
“Prendi le chiavi, è il momento di chiudere…” Con un sospiro di sollievo mi diressi verso la porta.
Neppure il tempo di dare l’ultima mandata che una massa di capelli corvini mi investì, come un uragano.
Sara iniziò a tempestarmi il petto di pugni con io incapace di indietreggiare.
Nonostante fosse di piccola statura si allenava costantemente e quel corpo tonico lo sentivo adesso sbattere la sua rabbia sul mio.
“Maledetto...puttaniere…idiota…” Sussurrava tra i denti mentre mi colpiva.
Riuscii a bloccarle i polsi e a fermare per un attimo la sua furia.
Due occhi neri come carboni ardenti incrociarono i miei.
“Che ti prende?” Le chiesi. Nonostante fosse il mio capo avevo abbastanza confidenza con lei, ed eravamo sempre stati in ottimi rapporti.
“Sono tre mesi, tre fottuti mesi che ti ammicco, ti seduco, ci provo e te! Te bastardo che non sei altro ti vai a scopare la prima sciacquetta che ti fa gli occhi dolci!”
La guardai stupito. Coi capelli scarmigliati e le guance rosse per la furia era ancora più carina del solito.
Non avevo assolutamente colto i suoi ammiccamenti in passato. Ero stato davvero cieco.
“Scusami, non lo avevo capito, davvero.”
“Scusa un cazzo! Lo sai vero che rischi il licenziamento, basta una mia parola all’Area Manager e sei fuori… ...
... tuttavia…”
“Tuttavia?”
“Potremmo scendere ad un compromesso…”
Detto questo mi guardò seducente, quasi dimentica della furia che l’aveva invasa poco prima.
Saltò sulla cassa, la gonnellina che indossava quel giorno leggermente sollevata.
“Hai ancora qualche energia?”
Il mio corpo stava rispondendo al richiamo della natura e stava mettendolo in evidenza.
“Girati” le dissi.
Si mise in ginocchio sulla cassa, i gomiti appoggiati al registratore.
Era uno spettacolo in quella posizione.
Mi avvicinai, sollevandole la gonnella a quadri, le sue natiche così esposte mi provocarono un brivido.
Spostai il filo del perizoma per scoprire il suo sesso.
Depilato, roseo, con un clitoride che faceva capolino invitando la mia lingua.
Ci affondai dentro, allargandole le natiche con le mani, cercando di entrarle più a fondo possibile con la lingua.
Ogni tanto mi interrompevo per stimolarle il clitoride con il pollice, sentendolo sempre più turgido.
I suoi umori erano dolci, mi inebriavano i sensi.
Passai la lingua sul suo buchetto posteriore, cercando di penetrarlo con la punta.
“Ohhhh” la sentii gemere mentre con due dita la penetravo.
Sentii il suo orgasmo montare, contrasse i pugni mentre con le dita la stimolavo.
Un flusso di ormoni mi investì mentre tremava.
“Cazzooo” Sussurrò.
Ancora tremante scese dal bancone.
“Ora sta a me…” Rapida mi slacciò i pantaloni, il mio pene turgido svettò davanti alle sue labbra.
Era ancora un ...