1. LA CRITICA D’ARTE


    Data: 04/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Tradimenti Autore: fantastico_scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... apprezzò perché mentre le leccavo i seni, si poteva muovere in una posizione diversa e, forse, ancor più eccitante per lei. “Ora leccamela!” ordinò perentoria. Io eseguii assetato del suo nettare, che mi riempì la bocca. Iniziai a leccarla da fuori, giocando con la lingua sul suo clitoride turgido e pulsante, per poi entrarle all’interno, allargando la sua calda fessura con le dita. Spostai poi le mani sul suo culetto, mentre lei spingeva in maniera regolare il suo sesso verso me. “Si! Scopami con la lingua!” disse continuando a muoversi in maniera sussultoria su di me… Continuai a farlo sino a quando, prendendo l’iniziativa, non la misi con la schiena sul pavimento, aprendole le gambe per poi penetrarla sopra di lei. La cosa la eccitava a dismisura, prese a leccarmi il petto spingendomi dentro di lei, con le mani ben ancorate ai miei fianchi. La cosa mi eccitava moltissimo, dovetti per un attimo smettere di prenderla con quella foga, per non anticipare il mio apice… avevo voglia di gustarmi ancora a lungo quel momento. Con le dita carezzai il suo culetto, e dopo averle passate tra le sue labbra cercai il suo buchino… lei si fermò per un attimo guardandomi fissa negli occhi… “Si… ...
    ... fammelo” disse girandosi ed inarcando la schiena. Qualora non mi fossi distratto per un attimo sarei potuto venire anche solo per quel gesto carico di erotismo, visto che mentre lo diceva si allargava le natiche con le due mani. Presi a leccarla copiosamente, spostandomi poi verso il suo collo mentre con l’indice le entravo delicatamente. “Lo vuoi allora?” le dissi prendendo la sua mano facendole impugnare il mio arnese. “Si… tutto, ora cazzo!” mi disse, spostando la cappella in direzione del suo culetto… “Fai piano” si raccomandò… riempii il mio pollice di saliva, anticipando l’ingresso del mio membro che dopo un primo momento di tensione reciproca, prese a scorrere dentro di lei, che ad ogni affondo estendeva le dita delle mani. Continuammo per una buona decina di minuti, sino a quando con le stesse mani cominciò a palpeggiarmi le palle, sussurrandomi… “Vienimi dentro ti prego”… bastarono pochi istanti per riversare dentro di lei tutta la mia eccitazione. Rimanemmo sul pavimento per qualche minuto, sorridendo e indicando le opere che ci stavano tutt’attorno, mentre commentavo quello che forse era stato da parte mia il sesso più artistico di sempre.
    
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