lavoro estivo
Data: 02/05/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: bea2mila, Fonte: RaccontiMilu
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<<quello è un posto esclusivo. assumono solo personale altamente referenziato e qualificato. Nessuna prima esperienza come lei>>
<<dice ? eppure mi hanno proposto di lavorare in quel posto>>
<<capisco>> fece lei <<allora le auguro buona fortuna>>concluse in tono quasi seccato
Non ci pensai troppo, e decisi di andare a dormire subito.
La mattina dopo sarei andata a dire che…. mi ero convinta a provare!
Iniziai subito il giorno stesso, e fu un’esperienza molto importante. Andrea mi seguiva e mi insegnava, gli altri colleghi avevano rispetto e considerazione per me, nonostante fossi l’ultima arrivata in tutti i sensi. Il lavoro era bello, vario, dovevo occuparmi di molte cose e mi sforzavo per fare sempre del mio meglio. cosa che era apprezzata da tutti.
Le due settimane di prova passarono in un lampo, senza fiato. Andrea mi disse che per lui ero perfetta e , se il lavoro mi piaceva, sarebbe stato mio per tutta l’estate .
Ovviamente accettai subito e il mio impegno si moltiplicò! Non era un lavoro pesante, ma c’erano tante piccole cose a cui dovevo badare, e gli altri colleghi facevano affidamento a me. Il mio rapporto con il capo era ottimo. Mi seguiva, mi incoraggiava, mi insegnava.
Tutto procedeva come nemmeno avrei mai osato sognare.
Ero anche consapevole della persona con cui avevo a che fare… praticamente un donnaiolo, potrei dire. Era un bell’uomo, ricco, affascinante, interessante, che non disdegnava certo divertirsi. Quasi sempre ...
... con discrezione anche se il giro di belle donne attorno a lui non poteva certo passare inosservato. Con me era sempre corretto e discreto, anche se, dopo i primi giorni,voleva che uscissi a divertirmi, fare esperienze e non pensare sempre al lavoro, cosa invece a cui volevo dedicare la mia estate diversa, senza distrazioni o altro. Solo pensando ai miei obiettivi futuri.
Finchè un pomeriggio capitò una cosa inaspettata.
Andrea mi disse che aspettava delle persone e di farle andare al suo chalet, dove le avrebbe ricevute. Si presentarono alla fine del turno di mezzogiorno, era un sabato e non c’era molta gente. Gli ospiti erano due bellissime ragazze, sui 22-25 anni. Dall’accento direi entrambe russe. Chiesero di Andrea e le indirizzai verso il luogo dove lui stava senza prestar troppa attenzione. Ero solita anche io passare le pause di mezza giornata allo chalet di Andrea, dove aveva una piccola piscina privata e molti comfort. Era il luogo della riunione direttiva, come diceva lui, dove discutevamo e organizzavamo le prenotazioni, gli acquisti, l’andamento del locale.
Quel sabato non andai, ma poi uno dei ragazzi del bar mi portò la lista di quanto necessario per la serata. Presi tutto e mi recai verso lo chalet. Non avevo visto Andrea in giro quel pomeriggio e pensavo fosse in relax nella sua zona privata, e che soprattutto le ragazze se ne fossero andate senza che le avessi viste uscire, cose che comunque non sarebbe stata molto positiva per me, visto che avevo ...