1. Occhi dolci


    Data: 22/04/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Ero al bar, a prendermi un caffè per rilassarmi un attimo dopo aver finito la caterva di commissioni che quel giorno mi ero imposto di sbrigare, quando la vedo: piccolina, minuta, biondina, sulla quarantina, che sbircia verso di me; cosa mi costa farle un sorriso ed un cortese cenno di saluto? E lei che sorride e si gira dall’altra parte, come se si vergognasse. La tipa ha voglia di giocare! E allora giochiamo. Dopo mezz’ora siamo nell’ascensore del palazzo dove lei (Alessandra), abita col marito (Roberto, ma che è via per lavoro!) Lui, racconta lei, è un ometto tranquillo… anche troppo (e ridacchia sommessamente), non alto e ben piantato come me, aggiunge con un luccichio goloso nello sguardo. Ha voluto sapere se abito anche io in città e che sono separato da anni, anche io senza figli come loro due; ha azzeccato la mia età, 42 anni, appena tre sotto la sua e dieci meno di Roberto. Mentre la cabina sale lentamente, la stringo e la bacio e la sento morbida e rilassata come un gatto. Entriamo in casa, mi pilota subito in camera da letto, senza menate formali e tempo dieci minuti stiamo già facendo “conoscenza”, nudi e ad Ale brillano golosamente gli occhi, notando che non sono grande-e-grosso solo sopra la cintura. Dopo carezze, baci sulla bocca e poi ovunque, glie lo metto e mi accoglie con una fica bollente e bagnatissima. Sento i suoi muscoli pelvici che mi “masticano” il cazzo e la sensazione è davvero piacevole. Poi li sfilo e lei lo succhia appassionatamente e le ...
    ... dico di mettersi alla pecorina e lei si mette in posizione e io glie lo spingo nuovamente dentro, ma intanto con due dita inumidite le sondo il buchetto del culo che, dopo pochissimo, si rilassa e le accoglie. Le premo con la mano sulle reni e lei fa scendere il culo di quanto volevo; allora lo sfilo, glie lo appoggio al culo e poi, tenendola per i fianchi, provo a spingere. Lei appoggia le spalle sul letto e insinua le mani tra le su chiappe e il mio pube: temo che mi voglia allontanare, ma la donna vuole solo tenersi allargate le chiappine ed il buchetto per favorire la mia penetrazione. Lentamente, ma senza esitazioni, glie lo metto tutto dentro, fino ad appoggiarle lo scroto alle labbrine sporgenti della fica. Sento la sborrata che sta montando dentro di me, come un’onda di piena, ma sono indeciso se farle un clistere di sborra calda o se, invece, riempirle la fica. Sfilo il membro e cambio bersaglio; me lo sento strtto anche dalla vagina, come prima dallo sfintere anale e capisco che ci sono quasi: «Vengo… vengo» mormoro, ma lei non si sfila e non mi dice «No, dentro no…», ma anzi aumenta ancora il ritmo per farmi proprio sborrare dentro la sua vagina. E io, la riempio! Poi restiamo allungati sul letto, quasi abbracciati, a rifiatare; allungo la mano verso il suo rorido sesso e senti il mio seme che sta colando lentamente sulla sua coscia. In quella sento un rumore venire dall’altra stanza e un “ciao” detto con tono annoiato. La guardo, con un sopracciglio alzato ...
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