La visita dermatologica (parte 1)
Data: 14/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: KRL75, Fonte: Annunci69
Mediamente una volta l’anno mi reco a fare il controllo dei nei.
Lo faccio da quando ho 16 anni e per molti anni l’ho fatta nello stesso ospedale. Lì, dopo qualche anno, sono stato preso in cura da Valentina, una dottoressa con la quale mi sono trovato benissimo e che ho mantenuto per tutti gli anni seguenti.
Da un paio d’anni, dopo una soddisfacente carriera, Valentina aveva deciso di visitare soltanto privatamente.
Essendo abituato ed essendosi creato un rapporto di grande fiducia, avevo deciso di seguirla e di continuare a farmi visitare da lei, nonostante il prezzo non proprio abbordabile.
Negli anni, come dicevo, si era creato un rapporto amichevole. Mentre mi visitava si parlava di vari argomenti in particolare di viaggi, di cui la dottoressa era appassionata. Non mancavano, ovviamente, richieste di informazioni riguardanti la situazione famigliare e lavorativa. Insomma ogni volta era un po’ come ritrovare una vecchia amica.
Arrivai nella struttura dove avevo appuntamento, mi presentai alla segretaria e mi accomodai nella sala d’aspetto, da li a poco sarei entrato.
Dieci minuti dopo facevo il mio ingresso nello studio. La dottoressa mi salutò cordialmente, ci stringemmo la mano e mi sedetti alla scrivania di fronte a lei.
Tirò fuori tutto il materiale che mi riguardava e lesse sul pc la mia scheda per risalire alla visita precedente.
Mi chiese come di consueto come stava la mia famiglia e si informò su quanti anni avesse mia figlia. Io feci ...
... lo stesso e poi, imbeccata da una mia domanda, mi raccontò della sua estate passata in giro per la Cina.
“Ora però passiamo al motivo per cui è venuto qui” disse sorridendo.
“Si spogli lasciando solo gli slip”, mi disse indicandomi il separé in un angolo della stanza.
Obbedii e mi spogliai come mi aveva chiesto. Poi mi stesi sul lettino a pancia sotto in attesa della visita.
La dottoressa si avvicinò e cominciò la sua ispezione.
Sentivo le sue mani percorrere il mio corpo, mentre lei mi spiegava velocemente quello che stava facendo.
La guardavo di sbieco, le osservavo le gambe sotto il camice bianco. Era una bella donna e poi i camici bianchi avevano sempre un effetto eccitante sul mio cervello.
Allontanai il pensiero. La dottoressa aveva ultimato la sua indagine e ora mi aveva chiesto di voltarmi per continuare. Mi voltai, appoggiandomi sulla schiena. Ricominciò con la sua meticolosa indagine, finchè dopo alcuni minuti mi disse che la situazione era sotto controllo. Stranamente non mi invitò subito a rivestirmi, anzi indugiò con le mani su di me, mentre mi raccontava alcuni aneddoti sul suo ultimo viaggio. Poi si tolse i guanti e appoggiò le sue mani sulle mie cosce.
“Dunque ha qualche altro neo che vuole farmi vedere?”, mi chiese.
Era una domanda di rito che la dottoressa mi faceva alla fine di ogni visita, riferendosi a qualche neo situato in posizioni un po’ imbarazzanti.
In effetti io avevo un piccolo neo sull’sta del mio membro e qualcuno ...