1. Mary, la giovane fruttivendola – Pt. 3


    Data: 30/03/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: specchioriflettente, Fonte: RaccontiMilu

    ... le mani sulle cosce. Giunto all’ingresso, non affondo il colpo ma resto per qualche secondo sull’uscio, massaggiandole il clitoride con la cappella. Poi torno all’ingresso e, senza forza, inizio ad entrare. Sento pian piano il calore della sua vulva avvolgere il mio membro. Mary resta in silenzio, mi guarda e strizza le labbra per accompagnare il mio ingresso dentro di lei. Dura tutto pochissimo. Sono completamente dentro di lei, finalmente. Mi sembra di aver scalato l’Everest.
    
    Poggio le mani sul letto e comincio a pompare, delicatamente, senza forza. No che non è vergine. Non sarebbe così semplice altrimenti penetrarla. Meglio così, poi. Fosse stata la sua prima volta, mi sarei posto qualche interrogativo. Ma bando alle ciance. C’è una giovane ragazza, bellissima, da stantuffare adesso! E quindi proseguo, imprimendo via via sempre più intensità ai miei colpi.
    
    “Lo senti quanto ti ho desiderato..?” chiedo eccitato a Mary. “Si, lo sento” risponde accarezzandomi il petto. Mi accascio pian piano su di lei. Siamo in posizione del missionario. Le nostre bocche tornano ad unirsi e Mary si avvinghia di nuovo con le gambe al mio culo. Le afferro le mani e gliele blocco sul materasso, stringendole forte. E’ completamente mia, adesso, e questo senso di potere mi manda in visibilio. La stantuffo con veemenza e ogni tanto mi fermo, affondando la mia presenza il più possibile nella sua vagina.
    
    Con una sorta di moto d’orgoglio femminile, Mary si divincola dalla posizione in cui ...
    ... siamo e mi fa sdraiare a pancia in su; così, mi fissa arrapata, si siede su di me e, afferrando il cazzo, se lo pianta dentro, cominciando a cavalcarmi. Magnifico. Inarca la schiena per accompagnare i movimenti e si tiene i capelli, ormai sciolti e sudati. Le accarezzo prima il seno, poi le cosce e infine il sedere; poi risalgo la sua schiena e la accompagno giù. Riprendiamo a baciarci, con Mary a dettare il ritmo della penetrazione. Alza nuovamente il busto, mi poggia ancora le mani sul petto e prosegue la sua cavalcata. “Mi piace averti dentro” esclama guardando nel vuoto. Sembra in trans. Lo sono anche io, in effetti; così, le afferro nuovamente il culo e prendo a stantuffarla col mio ritmo. Sono letteralmente aggrappato al suo culo, così tanto da “costringerla” a tornare giù con la testa e baciarmi ancora, ancora e ancora.
    
    Dimentico tutto e tutti e torno in me quando sento che sto per raggiungere l’orgasmo. Col clitoride che sfrega sul mio inguine, Mary ha appena raggiunto il piacere una seconda volta, afferrandomi lo scroto nel pieno della estasi. Ne sono orgoglioso, ma non faccio in tempo a godermi il suo orgasmo che raggiungo il mio, complice la mano della mia partner sui testicoli. “Aaaaah, vengo” farfuglio. Mantengo la presa salda alle sue natiche e sento le pulsazioni del cazzo nella vagina di Mary. Percepisco talmente tanti di fiotti di sperma che ringrazio me stesso di aver usato il preservativo, altrimenti non so tra nove mesi cosa succederebbe. Mi godo il mio ...