Da collega irreprensibile ad amante perfetta..e forse anche di più
Data: 27/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: zelica, Fonte: RaccontiMilu
... difficoltà ma già dalla seconda trovavo resistenza. Ci sputai sopra, la oliai bene e con suo grande dolore sono riuscito ad inserirla. La tenevo dentro, la giravo, lei si contorceva. Lei non poteva vedere, non poteva sapere che c’era un’altra pallina, grande, il doppia di quella, che sarebbe entrata nel suo bellissimo culo. Con quella dentro la muovevo come a farla uscire, il suo ano si dilatava come non mai, le faceva male, e più male le faceva e più mi eccitavo. Facevo finta di toglierla e poi la reinserivo sempre più in fondo e l’ultima volta, scendendo, per la prima volta la pallina più grande arrivò a toccare le pareti del suo ano e solo allora capì’ che la sofferenza più grande ancora doveva arrivare. Mugolava, gemeva, si contorceva, aveva paura che la spaccassi. Provai ad inserire la sfera più grande ma non ci riuscivo. Era veramente troppo grossa, nonostante il suo culo fosse oliato a dovere. Ma non mi volevo fermare. Spingevo contro la sua rosellina, lei si dimenava, spingevo sempre più, ogni tanto andavo indietro per farla rilassare per poi affondare con più veemenza. Ci riuscii. Quando entrò ci fu come un risucchio, sembrava che il suo ano l’avesse ingoiata. Lei si inarcò, irrigidì le gambe e la schiena, sembrava piangesse. La lasciai così per qualche minuto , volevo che si abituasse alla presenza estranea, seppur ingombrante. Mentre vedevo che piano piano si rilassava la riempivo di foto. Era troppo erotica, così con il culo proteso verso l’alto e l’impugnatura ...
... del dildo che le usciva dal suo meraviglioso culo. Il più era stato fatto, il mio pene era duro come la pietra, mi abbassai i pantaloni e i boxer e mi resi conto che così grande non lo avevo mai visto. Più che la lunghezza mi stupì la circonferenza mai ottenuta prima’ certo non esagerata ma sicuramente maggiore dei 4 centimentri della sfera. La volevo sfondare e ci sarei riuscito. Era arrivato il momento, si era rilassata, aveva accettato l’intrusione di quel dildo, nella sua mente sapeva che mi stavo prendendo ciò che mi apparteneva. La feci girare, la volevo far impazzire, sempre bendata e ammanettata andai sui suoi seni e cominciai a leccarli e succhiarli, avevo capito che questo trattamento l’avrebbe fatta impazzire e infatti mi ero preparato’. Iniziai a morderli, prima uno poi l’altro, una mano invece la stava masturbando, le stringeva il clitoride, lei si dimenava. Presi dal tavolo due pinzette e gliele misi ai capezzoli. Stava impazzendo dal dolore e dal godimento. Il perizoma in bocca era diventato uno straccio bagnato, le colava la saliva dai lati della bocca. Scesi con la lingua sul clitoride, due poi tre poi quattro dita in vagina, fino in fondo, toccavo l’utero. Stava impazzendo, volevo farla squirtare ma lei riuscì a trattenersi, veniva in continuazione, con dei sussulti che per poco non la facevano cadere dal lettino. Era arrivato il momento. Le tolsi le manette, la slegai, la feci scendere dal lettino e la misi novanta gradi, con il petto sul lettino e con il ...