Buona la prima! - Racconti Erotici

Buona la prima!

Il desiderio l'uno dell'altra era già nell'aria da un po'. La vacanza era iniziata senza grandi pretese, ma dopo qualche giorno a stretto contatto, le nostre voglie si erano avvicinate fin quasi a toccarsi. Una sera, complice l'insonnia di entrambi, ci troviamo vicini. Due letti separati, ma non lontani. Nel buio parliamo del più e del meno, di musica, cinema... tutto quello che ci piaceva, fino alla buonanotte.

“E il bacio della buonanotte non me lo dai?” disse.

“Certamente!”

Mi alzo dal letto e mi avvicino a lei, che prende il mio viso tra le mani e mi bacia con passione. Le nostre lingue si intrecciano, sento l'eccitazione farsi più forte. Lei si stende sul mio letto, la mia mano va a cercare la sua figa, che già era fradicia, iniziando a toccarla prima con delicatezza, poi con sempre più foga, bagnandomi tutta la mano.

Lei fa altrettanto. Mette una mano nelle mie mutande e inizia a stringerlo.

“Quanto è duro. Mi fa venire voglia di prenderlo in bocca e succhiartelo”

Detto, fatto. Con una mossa rapida mi fa stendere, lo tira fuori e inizia un pompino da vera porca, succhiando e accompagnando il movimento con la mano.

“Adesso voglio farti sentire per bene quanto è duro” le dico.

La prendo e la faccio sedere su di me, il mio cazzo che le preme sulla figa ancora avvolta dai pantaloncini ormai fradici, le mie mani che le sollevano il top, liberando la sua quarta misura.

“Dal primo momento che ti ho vista ho immaginato di toccarti e succhiarti le ...

... tette. Finalmente quel momento è arrivato”, le sussurro all'orecchio.

Assecondando le mie voglie, si china, prendo il suo capezzolo in bocca e inizio a succhiare forte, mentre l'altro seno lo stringo nella mano, strizzando il capezzolo. La sento ansimare, è il momento tanto atteso da entrambi.

“Che dici, vuoi provarlo il mio amico?”

“Certo che sì, non vedo l'ora”, disse, togliendosi il pantaloncino.

In un attimo le infilo il cazzo dentro, spingendolo a fondo.

“Oh cazzo, sì!”

Un urlo soffocato le esce spontaneo, trattenuto solo dalla mia mano sulla bocca (di là ci sono altre persone che dormono).

Salta sul mio cazzo, vedo nell'oscurità le sue tette che si muovono davanti ai miei occhi, facendomi eccitare ancora di più.

Si alza, si gira di spalle e parte con una reverse cowgirl degna di un'attrice hard di primo livello.

La sento di nuovo gemere, ansimare più forte. Le sue gambe si contraggono, spinge con forza con il bacino sul mio cazzo, come per sentirlo con più forza e violenza, abbandonandosi a un violento orgasmo che la scuote con forza per qualche interminabile secondo.

Si alza, ancora tremante mettendosi a pecora.

“Dai, è il tuo turno ora... scopami forte”.

Non me lo faccio ripetere. Mi inginocchio dietro di lei, e dopo averle sfregato la cappella sulla figa grondante di umori, lo infilo tutto dentro, in un colpo solo.

Un nuovo gemito, mentre la sento sussurrare “Sei un cazzo di porco. Non immaginavo che fossi così violento quando ...