1. Il ricatto di un suocero depravato (parte 2)


    Data: 19/03/2024, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... ragazza, certo un accordo si può trovare… –Il mio atteggiamento è cambiato in un attimo da severo ad accomodante. Mi sono sporto in avanti poggiando una mano sul suo ginocchio e quello che sembrava un gesto consolatorio è diventato sempre più sfrontato. Ho spinto la mano verso le sue cosce, l’ho infilata sotto il vestito fino alle mutandine. Lei ha sussultato, colta di sorpresa, poi mi ha fissato interrogativa, meravigliata.– Sei una bella figliola. Un gran pezzo di figa e ne sei consapevole tu stessa, non negarlo facendo la finta modesta… –– E lei che vuole fare? –– Non sarei certo il primo maturo brizzolato che assaggia le tue delizie, qui sotto. – Ho detto mentre le palpavo sfacciatamente la fica. –– Quindi vorrebbe… assaggiare, eh. Ci vogliono denti forti però. –La stronza pensava che, ridotto da anni all’infermità delle gambe, fossi malmesso a livello sessuale. Colpito nell’orgoglio, con uno scatto, le ho afferrato la mano e le ho fatto premere il mio pacco. L’erezione si è fatta sempre più vistosa, e anche il rosso porpora sulle sue guance.– Non te l’aspettavi che un derelitto potesse tenere nei pantaloni un simile randello! –Ho tirato fuori un bastone di carne di tutto rispetto. Un’asta nodosa e di notevole grossezza e una cappella turgida che lei ha guardato strabiliata.– Allora, sorpresa eh? Lo so, stai facendo un raffronto con quello di Vincenzo. Un confronto impietoso per lui. E adesso ...
    ... veniamo al dunque. Se fossi un buon padre, che deve proteggere un figlio ritardato dalle grinfie di un’approfittatrice, svelerei i tuoi trascorsi e lascerei che ti cacciasse da qui; mandandoti via a bocca asciutta. Ma se tu riescia… convincermi… –– Pensaci, – ho incalzato, – se sapremo giocarci questa carta ne avremo da guadagnarci entrambi. Tu una vita agiata e con un nome rispettabile e io mi delizierei con il sesso che non faccio da anni. –Ho stretto la mano di Carmela attorno al mio cazzo e l’ho invitata a maneggiarlo facendo su e giù, lei non ha opposto resistenza. Ho tolto la mia mano lasciandoglielo smanettare, lei ha preso il giusto ritmo e mi ha tirato una sega niente male.–Mmm che brava, che goduria. Era dai tempi della mia defunta moglie che non sentivo la mano di una donna. Ah, la mia Concetta, che dita morbide e grassocce aveva, che rasponi favolosi mi tirava! Poi le sborravo in faccia e sulle tette! E tu non vorrai mica essere da meno… –Aveva accettato di fare una sega al padre del suo ragazzo ma fargli un pompino le sembrava davvero eccessivo e si è allontanata in tutta fretta, senza dire una parola. Prima che sbattesse la porta le ho ricordato a voce alta del video. Ora che avevo riprovato l’ebbrezza del tocco femminile non volevo rinunciarci, e se lei si sarebbe rifiutata le avrei reso la vita un inferno anche solo per ripicca.
    
    Continua
    
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