sauna rough 3: Amin - Racconti Erotici

sauna rough 3: Amin

Ritorno in sauna con un po’ di preoccupazione, il master mi ha detto di andarci da solo, qualcuno mi guiderà…Mi spoglio, mi doccio e mi avvio verso il bagno turco…l’asciugamano mi copre un poco il culo, l’ho piegato in due in modo che la punta del mio cazzo si veda appena sotto il lembo della spugna. Vedo Marco appoggiato allo stipite della porta di alluminio della sauna: “Sei arrivato troia! Ad Amin non piace aspettare!”

Già, l’incontro con Amin…non me lo sono dimenticato…sento un fremito al buco del culo. Marco mi trascina verso i labirinti…l’odore di candeggina è forte, intorno è tutto buio con una piccola lucina rossa che illumina i corridoi, la mia vista si abitua lentamente, intravedo sagome, riconosco odori, pregusto il gusto del cazzo in gola…quello mi piace. Marco mi spinge in una cabina, le pareti sono bianche e in ciascuna di queste c’è un buco ad un metro circa di altezza, un buco grande a sufficienza per infilarvi il cazzo e le palle, per appoggiarvi il mento in attesa del nerbo…

Glory hole, si chiamano così queste cabine dove le baldracche succhiano cazzi di sconosciuti, dove ingoi sperma non identificata…una porcata che può piacere alle zoccole come me. Marco chiude dietro di sé la porta e intima di inginocchiarmi, sorride…appoggio le dita della mia mano sul bordo del buco per segnalare la mia presenza…un membro scuro, molle, enorme, fa capolino dal buco…lo pendo con la mano, lo soppeso mentre diventa più consistente, lo lecco sul prepuzio, solletico il ...

... glande e lentamente lo ingoio…è grande, venato di rilievi, consistente, sempre più duro…”Ti piace il cazzo di Amin?...” Mi sussurra Marco.

Cerco di spingere il pene liscio e scuro in fondo alla mia gola, tossisco, freno il conato di vomito, mi aiuto con la mano sinistra mentre con l’altra ho cominciato a masturbare il cazzo di Marco. “Troia! Sei una zoccola, dillo! Quando prendi in bocca un cazzo non capisci più niente vero…? Ti piace essere usata?”.

Non rispondo, lo so che non si parla a bocca piena, continuo a menare il pene di Marco e intanto spompino per bene quello di Amin…è diventato un palo maestoso, saranno 24 cm di carne venosa, ha una forma a missile, la cappella più piccola della radice, un enorme cono che io lecco la contrario…

Non so come ma nelle mani di Marco è spuntato un vibratore rosa, grande quanto la gamba di un tavolo, largo come il mio polso… con la coda dell’occhio, mentre continuo a pompare il cazzo di Amin, vedo che Marco lo sta appoggiando a terra, che lo sistema tra le mie chiappe… ”Siediti Troia, lasciati andare…impalati sopra questo dildo, dai! Lo so che anche a casa ti alleni, hai un buco così morbido, così elastico”. A Marco piace sussurrarmi queste porcate, a lui piace che io mi sottometta così, che mi…

Mi accuccio sul cazzo di gomma…la bocca piena, gli occhi spalancati, congestionati…una lacrima mi scende dallo sforzo…non sto piangendo, sto soffocando. Spingo fino in fondo, mi fanno male le mandibole… Il membro rosa si insinua nel ...