Serena cap3
Data: 04/03/2024,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... ad essere terrorizzata.
Non era il giovane in sé… avrebbe saputo tenere a bada qualsiasi uomo che ci avesse provato con lei, l’aveva sempre fatto… era la combinazione di questo con la presenza del maiale alle sue spalle che la inquietava oltremodo…
Un ragazzo…probabilmente sui 20, 22 anni… entrò con il fare di chi capitava casualmente nel negozio…
“Buongiorno” salutò Serena, rialzandosi dalla sua posizione, e dirigendosi lenta verso di lui… aveva il viso infiammato dalla vergogna, vedendo che il cliente occhieggiava verso la sua scollatura senza ritegno.
Il tutto sotto l’occhio divertito di Marco, che si era allontanato di qualche metro, sempre però a portata d’orecchio.
“Buongiorno” sorrise il giovane, lo sguardo che mostrava chiaramente il motivo per cui era entrato… non gliene poteva fregare meno della merce in negozio… chiese comunque di poter fare un giretto, tanto per salvare le apparenze…
Serena stava per tirare un sospiro di sollievo, mentre il nuovo arrivato si allontanava… a quanto pareva, gli bastava guardare…
Quel sospiro non giunse al termine.
“Serena, mostragli le scarpe arrivate la settimana scorsa… credo si intonino perfettamente con il suo modo di vestire.” Esordì Marco.
Il cliente si voltò, incuriosito, verso di lei.
Serena era stata presa in contropiede. Nonostante questo, dovette fare quanto richiesto. Si avvicinò al ragazzino, chiedendo se fosse interessato, alla sua risposta affermativa, lo condusse verso un angolo del ...
... negozio, dove una trentina di modelli di calzature stavano a scaffale.
“Veramente belle” disse il giovane, un occhio alle scarpe, e un occhio alla camicetta di Serena.
Marco li aveva seguiti. “Fagliele provare.” Disse subito.
Serena non capiva dove volesse andare a parare il suo capo, fece l’ovvia domanda “che numero porta” e appena l’altro ebbe risposto, prese la giusta s**tola e la tese verso il cliente, che si avviò verso una panchetta, poco distante.
Marco colse l’attimo per sussurrare nell’orecchio di Serena…
“Apri un altro bottone…”
Lei si voltò terrorizzata.
“Co-come?? Sono già praticamente nuda così, se…” disse lei incredula.
“Via degli Abruzzi 12…” mormorò semplicemente lui.
Era l’indirizzo del posto di lavoro del marito. Era certo che a Serena avrebbe detto qualcosa… e difatti, il viso della donna assunse l’aspetto di chi ha ricevuto una sberla.
“Che… che significa?”
“L’indirizzo sulla busta con tutte le stampate e le foto che ti riguardano… slaccio io o slacci tu il bottone?”
“Sei solo un bastardo… un pezzo di merda” sputò fuori lei, occhi lucidi. Marco però notava solo il fatto che le mani di lei comunque liberavano il bottone…
Fantastica pensò. Tette stupende, e stupendamente esposte, ora che solo due bottoni rimanevano al loro posto…
“Penseremo anche a queste tue belle parole, più tardi… ora seguimi.” E la prese a braccetto, quasi a guidarla al sacrificio.
Il cliente si era già tolto una scarpa, pronto a cominciare a ...