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Ho rubato il ragazzo a mia sorella (Parte 4)
Data: 04/03/2024, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Sapevo che non ci sarebbe stato tempo per parlare a Giacomo della mia conversazione con Alice, così decisi di mandargli una e-mail e scrissi: Giacomo, Alice sospetti che tu sia gay. Ha detto di aver trovato dei porno gay sul tuo pc. Ho paura che voglia provocare qualche guaio. Per favore stai attento, sono suo fratello e so di cosa è capace. Ti amo, Nick. Pochi minuti ed arrivò una risposta: Nick, grazie per l’avvertimento. I tuoi genitori faranno qualche cosa? Anch’io ti amo Giacomo. Scrissi rapidamente: Non so. Lei è sempre stata la loro favorito, ma il fatto di essere incinta di un ragazzo sconosciuto potrebbe cambiare le cose. Il giorno dopo, dopo l’allenamento di nuoto stavo andando alla mia macchina nel parcheggio della scuola quando vidi una macchina distrutta rimorchiata fuori del parcheggio, ed un paio di poliziotti bobine che parlavano al direttore. Non ci feci caso più di tanto, andai in macchina e tornai a casa. Appena entrato dissi alla mamma che avevo dei compiti da fare e di chiamarmi quando la cena era pronta. Andai in camera mi e cominciai a lavorare ai miei compiti quando sentii uno schiamazzo all’ingresso. Mi alzai per andare a vedere cosa stava succedendo. "Sua figlia non ha un briciolo di decenza." stava dicendo una voce che conoscevo ed era quella del padre di Giacomo. Andai in soggiorno e vidi Giacomo dietro suo padre. Mio padre stava rispondendo: “Mi creda, conosco mia figlia, non farebbe mai quello di cui l’accusa!" "Ci ...
... sono i testimoni che l’hanno vista picchiare con una mazza da baseball sulla macchina di Giacomo!" Gridava il padre di Giacomo. Io guardai Giacomo confuso. "Allora giacomo è quello che l’ha piantata!" Gridò mio padre. "Lei è all’allenamento di volley!" “Io penso invece che stia importunando altri ragazzi! La prova di paternità l’ha provato! E comunque anche la figlia di un nostro vicino gioca a volley e ha detto che oggi non c’era allenamento!" Giacomo accennò col capo verso di me ed uscimmo mentre i padri continuavano a litigare. "Cosa sta succedendo?" Chiesi. "Quando sono andato al parcheggio uscendo di scuola ho trovato la macchina rovinata. Qualcuno aveva rotto finestrini e fari e tagliato i pneumatici." "E pensi sia stata Alice?" "Sì. Alcune persone hanno detto di averla vista vicino alla mia macchina con una mazza da baseball." "Mi spiace immensamente, Giacomo!" Lo tirai a me e l'abbracciai. "Perché mi sta facendo una cosa del genere?" Chiese Giacomo. "E’ sempre stata così. Non riesco a spiegarlo." La porta si aprì dietro di me ed il padre di Giacomo uscì e ci vide abbracciati. Noi interrompemmo l’abbraccio ed il padre di Giacomo mi disse: "Nick, so che hai l’allenamento di nuoto dopo la scuola, puoi accompagnare Giacomo a casa almeno finché non ripareranno la sua macchina." "Sicuro." Dissi io. "E può venire a casa mia domani sera? Ho delle cose da chiederti." "Va bene." Risposi. “Andiamo a casa Giacomo." Disse il padre di ...