IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – L’INIZIAZIONE CAPITOLO 12 Terza parte
Data: 02/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Voyeur
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... silenzio in attesa. Federica si adagiò, dietro, su di me. Mi coprì come lo stallone fa con la sua cavallina che deve ingravidare. Sentii il suo caldo fiato sul mio collo ed i suoi seni schiacciarsi sulla mia schiena. Poi sentii armeggiare con le sue lunghissime dita di un a mano sul mio buchino. Ma non si era limitata solo quello!
“Ehi ce l’hai proprio duro! – esclamò lei tutta infervorata –- Come è bello! Aspetta, voglio un po’ giocare…” Io ero legato ed a sua totale disposizione e non mi ribellai. Distesa su di me lei aveva allungato un braccio sul mio ventre e con la mano aveva catturato il mio pene. Con il pollice e l’indice mi aveva sfiorato il glande già scoperto e con una certa energia poi aveva proseguito con una lentissima sega. Bloccato com’ero provai fastidio e la sega fu dolorosa. Mi sentii praticamente mungere. “Non agitarti, Fabio! – mi provocò lei – E’ tutto inutile perché non puoi venire… Mi dispiace, sai, farti così un po’ soffrire…”
Intanto piano mi infilò dentro nel mio ano un po’ di un suo dito. Emisi un sospiro. Lei subito spinse un po’ più dentro il malizioso ditino. Io opposi naturalmente un po’ di resistenza. “Oh no, Fabio! – mi sgridò subito lei – Non devi fare così! Rilassati. Non opporre alcuna resistenza. Vedrai, sarà più facile e forse anche ti piacerà tanto quello che ti farò!”.
Cosi facendo mi penetrò sempre di più con il dito. Poi lo ritirò tutto fuori e poi di nuovo dentro. Così fece più volte e sentivo con fastidio la sua unghia ...
... dentro di me. Me ne lamentai. Lei sorrise. “Sopporta, uomo, sopporta. Adesso viene il bello!”
Un attimo di silenzio. Estrasse il dito e subito appoggiò sulla apertura del mio buchino quello che supponevo fosse la cappella dell’uccellaccio che Federica stava usando. Una leggerissima pressione ed un po’ del glande artificiale fu dentro di me. Mi agitai non poco ed emisi un primo lunghissimo sospiro perché provai fastidio. “Buono, buono… Stai tranquillo e respira profondamente come se tu dovessi prendere una bella suppostona. Rilassati, tesoro, rilassati…. Adesso, sei pronto?” Io annui con il capo e mi sentii come una vittima sacrificale. Io mi dimenai ancora un po’, ma subito mi bloccai quando sentii Federica iniziare a giocherellare con i peli del mio sesso. Poi con una mano andò ad accarezzare il mio scroto e mi sembrò volesse soppesarlo. Dietro di me con la bocca mi baciò il collo che per la tensione era un po’ sudato e poi raggiunse il mio lobo. Sentii il suo alito. Mi succhiò il collo e mi fece sentire la sua linguetta. “Mmm… – sospirò lei – Che belle palle che hai. Grandi, dure e tanto, tanto piene… I tuoi coglioni mi stanno riempiendo la mano. Tutta!”
Era la prima volta che Federica toccava il mio sesso in quella maniera. Ma non si fermò là! Andò di nuovo alla ricerca del mio cazzo. Lo trovò sempre più duro, lungo e grosso. Con il pollice e l’indice me lo scappellò subito di nuovo e completamente. Emise un sospiro. Le piacque. Lentamente riprese a farmi la sega. Piano, ...