1. La carbonaia


    Data: 25/08/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Masturbazione Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... grossa sborrata che avessi mai visto.
    
    A mano a mano che il climax si avvicinava il suo cazzo perdeva sempre più bava e sul lenzuolo, sotto di lui, si era formata una larga chiazza.
    
    Eccola, eccola, eccola โ€“ urlò d'un tratto, col rischio che qualcuno ci sentisse โ€“ la sento che arriva! Continua così, bravo, vai più giù col dito e continua a strofinare la cappella. Aggiungi saliva, che mi fa godere, è come se mi stessero facendo un bocchino!
    
    E, finalmente, godette.
    
    Mi è difficile descrivere a parole lo spettacolo di quella sborrata, una vera manifestazione di potenza.
    
    Schizzi lunghissimi e potentissimi di sborra, dei veri getti, sorvolarono il pagliericcio per andare a schiantarsi rumorosamente contro il muro di fronte. Quando, dopo un numero imprecisato di quelle formidabili bordate, credetti che si fosse svuotato del tutto, lui mi invitò a continuare.
    
    Non ho finito, continua, ce n'è ancora.
    
    E infatti, dopo alcuni secondi, partì un'altra bordata, non così potente e copiosa come la prima, ma comunque sempre impressionante.
    
    Ero esterrefatto da quello spettacolo e avevo una voglia dolorosa di godere anch'io.
    
    Con la mano tutta sporca dalla sborra del mio amico mi afferrai l'uccello e presi a segarmelo furiosamente, ma lui mi fermò.
    
    No โ€“ disse - ci penso io. Dammi solo qualche secondo per riprendermi.
    
    OK, ma fai in fretta. Mi fanno male i coglioni da tanto che sono pieni.
    
    Te li svuoto io, non ti preoccupare. Sdraiati accanto a me e lasciami ...
    ... fare.
    
    Col cazzo ancora gocciolante, Antonio si inginocchiò accanto a me, che nel frattempo mi ero sdraiato sulla schiena, e prese a leccarmi il petto, la pancia e le gambe.
    
    Mentre mi leccava le cosce sentivo il suo viso ed i suoi capelli sfiorare il mio cazzo e stetti per godere. Lui se ne accorse e mi pregò di trattenermi ancora un poco.
    
    Quando sentii che mi passava la lingua sui coglioni spalancai le gambe e quando sentii le sue labbra lambire delicatamente la cappella gemetti di piacere.
    
    Cosa vuoi che ti faccia? - mi domandò.
    
    Tutto - gli risposi.
    
    Allora mi fece mettere seduto e mi scopò il cazzo col suo prepuzio ancora tutto sporco della sua sborra. Mi leccò i capezzoli, il collo e le orecchie.
    
    Quando sentii il suo dito premere contro i miei sfinteri, anziché stringerli cercai di dilatarli e, a poco a poco, lo sentii penetrare in me.
    
    Come prese a massaggiarmi la prostata godetti come non mai ed il mio cazzo prese a colare come un rubinetto mal chiuso.
    
    Fammi sborrare, fammi sborrare โ€“ lo imploravo โ€“ fammi sborrare. Dopo ti faccio qualunque cosa, se vuoi ti do anche il culo ma adesso fammi sborrare.
    
    Non avere fretta e godi più che puoi. Quando sarà il momento ti farò sborrare.
    
    Voglio sborrare, te ne prego, sto godendo troppo, sto male.
    
    Saltavo sul suo dito per affondarmelo più che potevo nel culo mentre lui mi leccava dappertutto e mi lisciava la mazza.
    
    Nel frattempo il suo uccello era ridiventato duro come il ferro e mi riempiva la ...