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La vacca svizzera
Data: 26/02/2024, Categorie: Maturo Autore: zweihuren, Fonte: xHamster
... della macchina che ha portato per nostra figlia. Cazzo pensai…..mi lasciano da solo con questa gran troia. Non appena loro uscirono di casa per andare in garage, non ci pensai un attimo e cominciai a guardare la moglie con un porco affamato di figa da almeno un paio di anni. La guardavo oscenamente tra le coscione che continuava a tenere aperte,e aprendomi la patta dei pantaloni lasciai uscire fuori il mio cazzo in erezione e gonfio di libidine. Lei comincio’ a guardare verso la porta nervosamente e la sentii mormorare in un italiano capibilissimo: vieni presto….tra 5 minuti sono ancora qui. Cazzo pensai…..devo scaricarmi se no scoppio. Le andai vicino inginocchiandomi tra le sue coscione e le massaggiai la figa attraverso le mutande: erano a dir poco inzuppate di umori di figa. Mi si appiccico’ sulle dita una schiuma biancastra e puzzolente di figa. Avrei avuto una gran voglia di leccargliela a lungo, ma dovevo sbrigarmi prima che tornasse sua madre col marito. Lei stessa si fece scivolare in avanti sul divano e tenendosi le cosce aperte con le mani mi disse di metterglielo dentro subito. Le scostai le mutande fradicie di lato e con un solo colpo lo feci sprofondare in quel lago che aveva dentro la sua caverna di figa. ...
... La figa strapiena di umori e larghissima in modo esagerato emise una lunghissima scorreggia nello stesso momento che affondavo dentro. Quasi non ebbi la sensazione di entrarle dentro tanto era slabbrata, mi accorsi che le ero gia’ dentro fino ai coglioni per il caldo intenso che mi sentivo sul cazzo e tutti I suoi umori che me lo fecero diventare bianco. Ebbi solo la forza di muovermi dentro di lei 4 o 5 volte avanti e indietro e le scaricai dentro la vagina allagata di umori tutta la sborra che avevo nei coglioni. La sentii ansimare come una porca e la sentii venire anche lei sporcandomi tutti I peli del cazzo di liquidi biancastri. Lei continuava a guardare verso la porta e mi disse di togliermi. Lo feci subito e per essere piu’ sicuro uscii in giardino a prendere una boccata d’aria mentre lei si sistemava le mutande e rimanendo seduta. Non ebbi il coraggio di entrare quando sentii che stavano entrando sua madre e suo marito. Avevo l’impressione che avrebbero notato il mio sguardo allupato e poi forse si sentiva l’odore dei suoi umori di figa slabbrata. Rimasi fuori almeno una decina di minuti fin quando sentii che la madre stava per andare via. Allora entrai e cordialmente salutai la madre di quella grandissima vacca.