Goccia di rugiada – Guerriera Crow. 2/2
Data: 22/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
... elevata rinomanza.
Dopo il formale riconoscimento Kohana la abbracciò con forza e, presa la parola, annunciò, rivolgendosi a tutta l'assemblea: “Da questo momento in poi sarai ammessa nel consiglio dei guerrieri e nelle cerimonie formali sarai chiamata 'Wachiwi' 'Colei che balla'!”
Seguì un coro di urla sguaiate per festeggiare l'onorificenza concessa per la prima volta a una donna di una tribù nativa del popolo dei Crow.
“Chumani Wachiwi ha già fatto la sua scelta”, proseguì il capo tribù, “domani lascerà questo villaggio per andare verso le alte montagne in cerca di una nuova pista da percorrere.”
Benchè qualche sospetto fosse già emerso in alcuni, lo stupore fu generale, ma prima che le voci si alzassero, lo stesso stregone Enapay comandò di riprendere le danze intorno al fuoco, mentre Chumani tornava a sedersi di fianco alle donne della sua famiglia.
Intorno a un falò dalle alte fiamme, canti e danze si protrassero fino a tarda notte.
Al mattino presto Chumani aveva già smontato le pelli del suo tepee e sistemato buona parte del suo corredo su uno dei suoi due cavalli.
A turno donne e uomini vennero a salutarla portando ognuno un piccolo regalo con cui volevano essere ricordati ...
... dalla coraggiosa guerriera Corvo.
A metà mattino l'indiana salì sul proprio destriero, prese le redini del secondo cavallo, che trasportava il suo bagaglio e stese uno sguardo sull'accampamento che stava per lasciare definitivamente.
Un gruppo di bambini correva verso il fiume mentre alcune donne riattizzavano i fuochi con fascine di legna.
Per ultima Makawee le corse incontro.
“Piccola peste, cominciavo a pensare che non saresti più venuta a salutarmi!” la accolse Chumani, ma la ragazza, senza nulla dire, scoppiò in lacrime abbracciandole i fianchi, in piedi di fianco al suo cavallo.
“Portami con te, Goccia di rugiada, sarò per te la sua servitrice!”
La guerriera le prese le mani in una delle sue e con l'altra le sollevò il mento.
Con un dito le asciugò le lacrime e le due donne stettero a guardarsi negli occhi in silenzio.
“Devo andare, piccola, pazza Makawee. La mia strada, ora, mi chiama per condurmi lontano. Ma forse un giorno i nostri sentieri si incontreremo ancora e in quel momento, chissà cosa il futuro ci riserverà.”
E, baciatala delicatamente sulle labbra, si stacco da lei, spronò il cavallo, attraversò silenziosamente il villaggio e si diresse verso le alte montagne.