1. Incontro al caffé


    Data: 22/02/2024, Categorie: Anale Gay / Bisex Hardcore, Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Mi fermai per la mia solita tazza di caffè. Come aprii la porta, vidi un ragazzo che correva verso l'ingresso. Tenni aperta la porta mentre lui mi passava davanti di furia. Ordinò di fretta e si bevve il caffè. Mi ripassò davanti come una ventata e quasi mi fece cadere facendo precipitare i documenti che avevo in mano.
    
    Quando fu fuori si girò e mi guardò raccogliere i fogli. Sul suo viso vi era un’espressione di scusa. Lo guardai e desiderai che si fermasse, ma lui si girò, si confuse tra la folla e si diresse verso la meta che era così ansioso di raggiungere.
    
    Scossi la testa, raccolsi il lavoro caduto e mi sedetti a bere il mio caffè. Mi chiesi chi era e se ci saremmo incontrati ancora. Non avevo ancora bevuto un sorso che il ragazzo entrò, si guardò intorno, mi individuò e mi si avvicinò.
    
    “Mi dispiace per quanto è successo, oggi non è stato il mio giorno. Ti dispiace se mi siedo?”
    
    “Sembrava che tu avessi fretta. Cosa c’era di così importante e perché ora sei qui?”
    
    “Stavo cercando di prendere un autobus per andare ad un colloquio. Non ci sono riuscito ma ce n’è un altro fra 30 minuti. Come ho detto questo non è il mio giorno.”
    
    Gli chiesi dove era l'intervista. Fui sorpreso, conoscevo la società ed il direttore che assumeva.
    
    Lo chiamai al telefono: “Hei Marco, ho dei problemi con la macchina e c’è un ragazzo, Raffaele, che mi sta aiutando. Arriverà in ritardo per il colloquio con te. Per favore puoi riprogrammarlo più tardi? Puoi? Benissimo. Grazie, ...
    ... Marco.”
    
    Raffaele fu sollevato: “Ti sono molto grato.”
    
    Gli diedi il mio numero di telefono e dissi: “Se avrai il lavoro, chiamami, mi pagherai una cena, ok?”
    
    Era tempo che prendesse l’autobus, sembrava veramente sollevato. Mi strinse la mano e la tenne più del necessario.
    
    “Avrò quel lavoro e ti chiamerò. E’ una promessa.”
    
    Si girò per andare via e dopo essere uscito si girò verso di me e sorrise.
    
    Finii il mio caffè, ero soddisfatto di essergli stato di aiuto. Dentro di me desideravo che avesse quel lavoro per poterlo rivedere, ma pensai che difficilmente ci saremmo incontrati ancora.
    
    Il telefono trillò e risposi col vivavoce. La voce che uscì dall’altoparlante era di Raffaele, il ragazzo che avevo incontrato al caffè. Presi la cornetta e lo salutai. Le sue prime parole furono: “Mi hanno dato il lavoro.”
    
    Ero felice per lui.
    
    “Allora per la cena?” Chiese.
    
    Me ne ero dimenticato ma mi eccitava rivederlo.
    
    Lui disse che non poteva permettersi un ristorante di lusso e mi poteva invitare a casa sua. Mi chiese: “Stasera sei libero?” ed io dissi che poteva andare.
    
    Saltai in doccia e mi insaponai, ero come un’adolescente che si preparava al primo appuntamento. Il mio cazzo era duro, lo insaponai e sentii il desiderio di masturbarmi ma poi decisi si preservarlo per più tardi, se era il caso. Lo sciacquai e fui pronto.
    
    Mi misi davanti allo specchio e mi rimirai il corpo. Non mi sembrava male e sperai che Raffaele avesse l’opportunità di vedermi nudo.
    
    Mi ...
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