La cagna – Un nuovo incontro con Marta
Data: 18/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: 36degrees, Fonte: RaccontiMilu
... dal divano e si diresse a quattro zampe verso di me tirando fuori la lingua. ‘Ma ciao!’, dissi battendole una mano sulla testa mentre richiudevo la porta alle mie spalle. ‘Wuf!’, rispose lei, evidentemente contenta di vedermi. Mi fece le feste aggrappandosi e strusciandosi contro le mie gambe. ‘Seduta!’, le dissi quando ritenni di essere stato festeggiato a sufficienza. Marta ubbidì subito inginocchiandosi di fronte a me e dimostrandosi una cagnolina disciplinata fin dai primi istanti. ‘Ti ho portato un regalino…lo vuoi?’, le dissi. Marta si scompose buttandosi di nuovo felice contro la mia gamba. ‘Ho detto seduta!’, dissi ancora alzando il tono di voce. Marta tornò a sedersi sulle ginocchia guardandomi felice negli occhi. ‘Ecco qui’, dissi sfilandomi dalla tasca posteriore la ciabatta che avevo portato via a Marta la prima volta che avevamo fatto sesso; come avrei potuto non portarla con me proprio quella sera? Gli occhi di Marta brillarono di felicità. Avvicinai la ciabattina al suo viso e la utilizzai per schiaffeggiarle debolmente le guance. Gliela agitai quindi davanti al viso per qualche secondo e poi la lanciai dritto davanti a me; Marta corse a quattro zampe, la recuperò con la bocca e la riportò al suo padrone. Ripresi la ciabatta e la lancia nuovamente in là. Ripetei un altro paio di volte il lancio restando a guardare Marta riportarmi la ciabatta dopo averla raccolta rigorosamente con la bocca. ‘Brava!’, le dissi battendole con il palmo della mano sulla testa dopo ...
... che me la ebbe riportata per un’ultima volta. ‘Sei proprio una cagnolina ubbidiente’, le dissi ancora; ‘le vuoi le coccole?’, aggiunsi. ‘Wuf! Wuf! Arf!’, rispose tutta giocosa quella cagna di Marta facendomi capire che le voleva eccome. Sollevai quindi di peso Marta e prendendola in braccio la portai verso il divano su cui la feci accomodare supina. Cominciai ad accarezzarla passandole delicatamente una mano lungo tutto il corpo e mi soffermai a grattarle la pancia; Marta tirò fuori la lingua e cominciò ad ansimare. Abbassai quindi la mano e la portai poco più sopra della sua vagina. ‘Allarga le zampe’, le chiesi. Marta spalancò le gambe rimanendo con la figa all’aria. ‘Così…brava…’, le dissi portando la mano sulla sua vagina come al solito perfettamente depilata. Cominciai prima accarezzandogliela dolcemente, poi all’improvviso la penetrai con il dito medio. Marta cominciò ad ansimare mentre glielo spingevo dentro sempre più forte. Aggiunsi poi dentro di lei l’anulare ed aumentai la spinta facendola ansimare sempre di più; infine proseguii infilandole dentro anche l’indice penetrandola a fondo con tre dita. Marta continuò ad emettere gemiti di godimento che rimanevano comunque più simili a quelli di una bestia piuttosto che di una umana. Feci quindi uscire le dita e le avvicinai alle sue labbra; Marta tirò fuori la lingua e cominciò a leccarle affannosamente fino a che non gliele misi direttamente in bocca. Sentivo la lingua di Marta continuare a leccare senza sosta. Tirai ...