1. Come mi sono riappacificata con quel rottinculo di mio fratello


    Data: 16/02/2024, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... con quel “gioco”, ma decise di provare a starci almeno per un po’.
    
    Da parte mia, il sangue mi stava andando alla testa. Non solo per le sensazioni fisiche, ma anche per il fatto di trovarmi immersa in quella situazione tutta particolare. Sentivo i loro membri ingrossarsi sotto il tessuto dei jeans. A quel punto tanto valeva prendere visione della mia opera, così iniziai a sbottonare i pantaloni dei due. Giampaolo era buffissimo, se ne stava lì con una mano sollevata, indeciso se fermarmi o lasciarmi fare. Roberto invece era più rilassato, probabilmente perché era più esperto…ma anche meno frenato da legami parentali con me. Comunque sia, liberai i loro cazzi dai pantaloni. Per me era sempre affascinante osservare quei cosi tanto “strani”, tanto diversi dalle passerine. Avrei potuto restarmene tutto il giorno a contemplarli. Iniziai a segarli, piano, mentre le loro carezze si facevano sempre più insistenti. Dalle gambe erano passati al ventre, poi ai seni, Roberto mi aveva addirittura messo una mano nelle mutandine… Non so descrivervi le sensazioni che mi davano quattro mani che mi frugavano dappertutto. So solo che il cuore cominciò a battermi a mille…e la sensazione di calore crescente mi faceva ansimare così forte che mi mancava il fiato. Forse era il momento di interrompere quel gioco prima di esagerare, ma non riuscivo più a controllarmi.
    
    Con delicatezza, Roberto mi guidò la testa verso il suo uccellone. Mi bastarono un paio di succhiate per capire che la posizione ...
    ... “di mezzo” era scomodissima…così scesi dal divano, mi inginocchiai di fianco a lui e glielo ripresi in bocca. Giampaolo mi fissava con una faccia da ebete. Chissà cosa gli stava passando per la testa, nel vedere la sua sorellina che ciucciava il cazzo del suo amante! Decisi di schiodarlo dalla sua impasse. – «Ricordati di quello che vi ho chiesto!», gli dissi afferrandolo per la nuca e avvicinandolo a quel batacchio enorme. Dopo un attimo di indecisione Giampaolo mi assecondò, e cominciammo a scorrere le lingue e le labbra lungo l’asta. Ma guardalo, il macho virile, come si impegna a leccare un cazzo! E dalla passione che ci metteva, direi che si stava lasciando andare senza più cercare di difendere ai miei occhi la sua fama di playboy. Ho sempre creduto che, per conoscenza personale dell’organo, un maschio sapesse leccare un cazzo meglio di una donna, come una donna sa leccare la fica meglio di un maschio. Non so se sia proprio vero, comunque Roberto sembrava godere assai dell’opera di entrambi. – «Cazzo, che bravi…Mi state facendo impazzire!», disse il nostro fortunato ospite. Per me che avevo pochissima esperienza in materia di pompini, era bello sentirmi dire che il mio lavoro di bocca era apprezzato (seppur condiviso a metà con quello di un altro maschio).
    
    A un certo punto Roberto mi prese per la nuca e mi spinse verso il membro di Giampaolo. Oh cielo…Dovevo prendere in bocca il cazzo di mio fratello?!? Non era certo mia intenzione spingermi così avanti nel “gioco”…ma ...
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