Giudizio sbagliato
Data: 08/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: LadyMustang, Fonte: RaccontiMilu
“Mi hai fatto ridere, con quello che hai scritto”. Così inizia il messaggio, uno dei tanti che arrivano sul mio profilo di uno dei siti che sempre più spesso si usano per passare il tempo o trovare qualche nuovo amico/a. In realtà ciò che avevo scritto nella descrizione non faceva propriamente ridere, ma tant’è, l’approccio era decisamente originale. Guardo le foto di chi mi ha scritto e il tipo ha veramente un bel fisico, ci farei un pensierino ma è troppo giovane, rispetto a me. Comunque rispondo educatamente e iniziamo una piacevole conversazione che inevitabilmente arriva a parlare di sesso. (quale uomo non parla di sesso). E scopro che ci sono molte cose che lo stuzzicano. Alla fine arriva al punto, chiede se ci possiamo incontrare la sera dopo anche solo per conoscersi dal vivo, il classico “ci troviamo per un caffè” e allega due foto di sé. Alla prima resto basita, oltre al fisico ha pure un bellissimo viso. Poi, inizio a ridere al pensiero “TI PIACE VINCERE FACILE”!! la seconda foto ritrae lui appoggiato alla sua Porsche. Ok, ho preso un abbaglio, non lo facevo così materialista. Di certo è una tecnica per farle cadere tutte ai suoi piedi. Ormai ho detto si per il caffè, ma non per quando. Sicuramente è il classico tipo che non aspetta invano per molto, tempo due giorni e sparisce. Così la sera dopo invento un’ impegno e rimando il caffè al “sarà per un’altra volta” e ci auguriamo buon week end. Ma, eh già c’è un ma, non avevo fatto il conto con “la frase giusta al ...
... momento giusto”? Può essere che una semplice frase possa far cambiare la percezione che ci siamo fatti di qualcuno? Lui : “Anche se ti confesso che mi dispiace”. Colpita e affondata! Ormai ho mentito, non posso cambiare la cosa, ma mi spiace immensamente. Fortuna vuole che l’indomani deve andare in ufficio a sistemare alcune cose e rinnova l’invito a trovarsi per strada. Così incontro questo bellissimo ragazzo, Lorenzo, gentile e molto alla mano. Lo seguo al suo ufficio, deserto quel giorno, e passiamo un po di tempo a parlare. Finché non mi spiazza chiedendomi se può farmi un massaggio. A quel punto so già dove andremo a parare. Quando si alza per aiutarmi a spogliarmi, i pantaloni della tuta non riescono a nascondere una possente erezione. Non posso fare a meno di strusciare la mano su quel ben di dio, e in un attimo sono in ginocchio a bocca spalancata davanti a lui che lo libera e me lo fa ingoiare tutto. Oh che gran cazzo. Lungo e grosso come piace a me, duro ma con una pelle setosa. Fantastico. Lo spompino lentamente per gustarmi questo momento, qualche volta la sua mano accompagna la mia testa contro di lui per cercare di prenderlo tutto, ma è grande e faccio fatica a respirare. Riprendo il controllo e cerco di ingoiarlo più che posso, sento il suo cazzo vibrare e lui gemere, ma non gli basta. Mi afferra per i capelli e spinge il cazzo fino in gola tenendomi ferma per un tempo che sembra infinito mentre sento mancarmi l’aria. Esce, mi permette di respirare poi inizia a ...