1. Il professore e le ripetizioni


    Data: 04/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Tom Nelli, Fonte: EroticiRacconti

    Il professore e le ripetizioni
    
    Frequento il secondo anno dell'università e sto andando anche bene; buoni voti, buoni amici, sesso molto poco e seghe molte. Un giorno il mio professore di italiano mi ferma e mi dice: “Sabato pomeriggio alle 15 potresti venire a casa mia? Sto dando delle ripetizioni ad alcuni studenti e siccome sei bravo potresti darmi una mano,” Sinceramente passare un sabato pomeriggio da un professore non è che mi andasse molto, ma non potevo dirgli di no, un voto in più poteva farmi comodo. Così accettai. “Ok ti aspetto alle 15. E mi raccomando: calze pulite.” Sinceramente non avevo proprio capito questa riposta, ma dentro di me si mosse qualcosa. Effettivamente era da un po’ di tempo che mi soffermavo a guardare i piedi dei miei compagni, quando si toglievano le scarpe o se le cambiavano. La cosa mi eccitava abbastanza. Anche quando vedevo delle serie tv se vedevo dei ragazzini scalzi mi soffermavo sui piedi e sulle loro calze. Così arrivò sabato pomeriggio. Il professore abitava vicino a me e così andai in bici. Stava all’ultimo piano di un condominio di un viale alberato della città. Quando aprì la porta di casa vidi in fila quattro paia di scarpe. Il professore era scalzo e mi disse: “Forse ti sei chiesto perché calze pulite: ecco la risposta: per entrare in casa ci si toglie le scarpe.” A questa affermazione sentii un qualcosa muovermi dentro e anche nei pantaloni. “Ho il pavimento riscaldato per cui non hai da preoccuparti”. Mi toli la giacca, mi ...
    ... sfilai le scarpe e le misi accanto alle altre. Mi ero messo dell calze eleganti, blu con righe rosse. Il pavimento era caldo, una bella sensazione devo dire. La casa era molto bella, ben illuminata con tappeti mordidi un po’ ovunque, camminarci sopra era una bella sensazione. Il salotto era composto da un tavolo appoggiato sopra un tappeto molto largo e un paio di divani che mi davano l’idea della comodità. Seduti al tavolo c’erano quattro ragazzi del primo anno; qualcuno lo avevo visto all'univerità e tutti e quattro avevano dei bei calzini di vario genere: uno aveva calze bianche leggere, uno rosse a rombi, uno blu tinta unita e l’altro nero con la punta e il tallone grigi. Anche qui devo dire che vedere tutte quelle calze mi faceva un effetto davvero eccitante. Anche il professore aveva un paio di calze nere tinta unita. Così mi sedetti al tavolo e ci presentammo. Tirai fuori il testo di italiano, lo misi sul tavolo e iniziammo le ripetizioni. Il professore parlava di alcuni argomenti che avevo già affrontato, e guardavo gli altri studenti, quando ad un certo punto sotto il tavolo sento che il ragazzo che avevo davanti a me mi sta toccando il piede con il suo. Faccio per spostarlo, ma poi sento che il piede continua a cercarmi, allora lo lascio fermo e sento che il suo inizia a massaggiarlo. Io mi sento il cuore battere un po’ più forte, e nonostante la timidezza iniziamo a strofinarci i piedi sotto il tavolo. Faccio per spostare il piede sulla mia destra quando mi accorgo ...
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