Week end – Il piacere
Data: 02/02/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
... aperitivi…
“Dunque cosa dovrei fare?” Chiesi sorridendo al ricordi di quella Nutella…
“Togliti l’asciuganano e distendilo sul tavolo dopo di che sdraiati sopra di lui a mo’ di tovaglia” spiegò mi marito
“E… tutto questo ben di dio?” Chiesi guardando la cena ormai pronta
“Uffa! Sorellina… ma proprio non capisci?”
“No! Spiegatemi che intenzioni avete!”
“Tu sarai la nostra tovaglia, i nostri piatti, i nostri bicchieri…” continuò Maurizio
“Ed io?” Chiesi falsamente imbronciata, ormai avevo capito il mio prossimo futuro.
“Tu verrai imboccata… come allora”
sorrisi compiaciuta e divertita a l’idea.
In quelle occasioni il dito con cui mi offriva di condividere la Nutella era il suo sesso; per diversi giorni lo scacciai di camera in malo modo ma… ‘ più de l’onor poté il digiuno ‘ scrisse il sommo poeta e un giorno cedetti e leccai quella leccornia su quella cappella, prima titubante poi con sempre maggior ingordigia aiutata al contempo dalla benevolenza di mio fratello che tornava spesso ad inzupparla nel vasetto per poi tornare ad offrirmela…
La gustai con sommo piacere facendo correre la lingua lungo ogni piega… persino dentro quella minuscola bocca che si presentava pulsante ma piena di cioccolata proprio là in cima.
Pagai pegno della mia ingordigia quando lo presi fra le labbra e mi ritrovai la bocca piena del suo seme questa volta, però, di un dolce sapore di Nutella… perché disperdere quella delizia?
Andai in sala… mi tolsi l’asciuganano, ...
... lo distesi sul tavolo e mi ci sdraiai sopra con braccia e gambe leggermente divaricate…
Sorridevo al pensiero di essere paragonata alla tovaglia a quadri bianchi e rossi che io e mio marito usavamo per il picnic… chissa se anche lei, la tovaglia, si eccitava così ogniqualvolta che la distendevo sul plaid nel prato?
“LA TAVOLA È PRONTA…” Urlai chiamando i commensali.
Iniziammo, come d’ordinanza, con un brindisi; loro accostarono, uno alla volta, alle mie labbra i loro sessi facendo scivolare lungo l’asta il prosecco che raggiunta la cappella cadeva nella mia bocca che assetata si apriva.
“Cin cin…” dissi… “Bentornato fratellino!”
Il contatto caldo e morbido del glande sulle mie labbra unito al fresco e frizzantino del vino di per sé era una sensazione unica che si andava ad aggiungere alla carezza che involontariamente io donavo e mi procuravo, ogni volta che deglutivo, sulle labbra su e da quelle cappelle…
Loro scambiandosi di posizione brindavano versando sul mio pube il nettare di Bacco per poi raccoglierlo con le labbra e la lingua fra le mie cosce, sul mio sesso preventivamente aperto…
Da subito rimasi colpita io stessa dalla mia eccitazione… tutti i miei sensi erano tesi allo spasimo e ogni pur minimo stimolo veniva ingigantito nella mia testa.
“Deve avere un’alta gradazione questo prosecco se mi fa questo effetto fin da ora…” pensai sorridendo fra me e me
“Ho idea che questa sera sarò felice di ubriacarmi”
Come una bambina affamata cercavo ...