Nuovi ricordi della mia gioventù.
Data: 29/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Batacchione, Fonte: EroticiRacconti
... andarsene al piano di sopra. Dopo bevute di grappa fatta da Arturo, gli proposi di gustarci insieme i miei sigari toscani che lui subito accettò ed allora salii in camera mia ma dal corridoio sentii gemiti e fiotti di piacere da una camera...preso da una morbosa curiosità, andai ad appoggiare l'occhio sul buco della serratura dove avevano origine i gemiti e potei gustarmi uno spettacolo della natura splendido: Susanna denudata tutta, stesa sul letto a cosce larghe e Milena intenta a leccarle la figona pelosissima bionda anche quella. Nel rialzarli in piedi urtai sulla porta e sentii subito un "cosa è stato ?" Scesi dicorsa in sala ed accendemmo i sigari gustandoceli. Quando terminarono ci scambiammo la buonanotte e salii sopra dove trovai Milena sul corridoio che mi chiese se poteva fare qualcosa per me. La squadrai dalla testa ai piedi e le proposi di entrare in camera mia per farmi fare da lei quanto aveva appena concluso con Susanna. Lei divenne rossa dalla vergogna ma io le dissi di non fare la santa così entrò da me e, dopo che si spogliò tutta, s'inginocchiò a spompinarmi il cazzo già svettante e lei rimase impressionata dalle mie smisurate dimensioni ma, dopo che sentì che stavo per sborrarle in bocca si sdraiò sul ...
... letto e, spalancate le cosce mi chiese di scoparla subito ed io non la feci attendere e la penetrai facendola rimanere senza fiato ed anzi mi chiese subito di andare con delicatezza con la sua fighina ancora tanto stretta, dato i pochi cazzi che aveva provato finora. La scopai delicatamente e poi, quando le chiesi di girarsi a pancia sotto perchè volevo farle provare il batacchio al suo bel sodo culetto ma lei sobbalzò e mi disse che se ne sarebbe parlato quando sarebbe stata sverginata e, se io tornavo spesso lì, lei si sarebbe fatta rodaggiare il culetto da Arturo che era un minidotato, quindi solo così avrebbe poi potuto sopportare le mie dimemsioni con cautela. Dopo si rivestì e mi diede la buonanotte andandosene via. Dopo pochi minuti sento bussare e dò il consenso ad entrare ed era Susanna che però,sentì i passi di Arturo sulle scale e, dopo che rapidamente mi schioccò un bacio sulle guance, se ne andò via, dicendomi che se poteva sarebbe venuta dopo che Arturo russava profondamente. Io però ero sfinito dalla giornata di lavoro pesante e di conseguenza, se Susanna era ritornata da me non potei certo accorgermene. Al mattino dopo, dissi a Susanna che alla sera sarei tornato lì da loroe, presa l'auto me ne andai via al lavoro.