1. Rpoberto, il figlio del mio vicino (Finale)


    Data: 22/08/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Più tardi quella notte
    
    Non riuscivo a dormire quella notte pensando a quanto divertimento avevo avuto col ragazzo di Gianni mentre il vecchio ubriacone era fuori. Roberto era una tale bella, libidinosa, eccitante piccola puttana, lo era stato sicuramente durante il pomeriggio che passammo insieme nello squallido soggiorno di Gianni. Non avevo mai fottuto un ragazzo così giovane prima di allora e mi sentivo un po’ ansioso. Ma Roberto sapeva veramente come succhiare un uomo ed anche se il suo culo era deliziosamente stretto intorno al mio cazzo, quando avevo tentato di estrarlo, lui aveva tentato disperatamente di mantenere la sua figa di ragazzo sopra la mia verga rigida. Avevo sparato una quantità enorme di sperma mentre lo inculavo. Nel mio libro questo voleva dire che mi piaceva farlo con lui.
    
    Ma la notte passò e Roberto non venne alla mia porta. Alla fine spensi le luci ed andai a letto da solo. Mi sdraiai sopra le coperte dato che faceva caldo e mi menai l’uccello duro finché non sparai il mio carico. Solamente dopo riuscii a sonnecchiare per un po’.
    
    Lo vidi il giorno seguente che ritornava dalla spesa per suo papà. Indossava una bella maglietta ben portata e gli stessi jeans del giorno precedente. Le guance pallide si riempirono di colore quando mi vide e tentò di nascondersi dietro la frangia nera che pendeva sulla sua bella faccia.
    
    “Ciao Roberto.” dissi amichevole andandogli incontro in modo che fosse costretto a guardarmi. Quando tentò di deviare anch’io ...
    ... lo feci per non lasciarlo passare. Con tranquillità chiesi: “Cosa ti è successo la notte scorsa? Stavo aspettando che tu venissi a scaldarmi il cazzo.”
    
    “Umm… mio papà è tornato a casa tardi.” Borbottò il ragazzo abbassando la testa. “Quando è arrivato ero già addormentato e mi sono svegliato questa mattina alle 8.”
    
    “Ora è a casa?” Chiesi. Volevo toccarlo ma non mi fidavo fuori in strada dove era possibile che ci stessero guardando.
    
    “Sì, sta guardando le corse.”
    
    “Sono per lui?” E accennai col capo verso la birra che teneva nelle sue lunghe dita da ragno.
    
    “Sì.”
    
    “Bene potresti portargliela.” Suggerii amabilmente. “E quando hai fatto la commissione per tuo papà, potresti fare alcuni piccoli lavori per me, che ne dici?”
    
    Mi guardò ed improvvisamente i suoi occhi verdi divennero molto accorti. I piccoli denti bianchi morsero il labbro inferiore mentre mi valutava.
    
    “Cosa c’è per me?” Chiese alla fine.
    
    “Beh, tutto dipende da quale lavori farai.” Gli dissi. “Che ne dici di una bottiglia di vodka e qualche sigaretta per iniziare?”
    
    Lui alzò le spalle: “Ok.”
    
    “Ci vediamo tra quindici minuti?” Suggerii. “Entra dalla porta posteriore, la lascerò socchiusa.”
    
    “Sì. Ok.” Roberto mi rivolse un piccolo sorriso storto e mi sorpassò come se non fosse accaduto nulla. Mi girai e guardai il suo bel culo che ondeggiava in quegli stretti jeans blu. Il mio cazzo si irrigidì piacevolmente nei pantaloni ed attraversai la strada affrettandomi a casa per prepararmi.
    
    Dopo ...
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