DALLA SESSUOLOGA - Racconti Erotici

DALLA SESSUOLOGA

Era la prima volta che andavo da una sessuologo per il mio problema. Avevo cercato di gestirlo da solo, pensando che fosse una cosa passeggera, ma cominciavo a pensare che forse non lo sarebbe stato perché era più di un mese che mi si era presentato e forse avevo bisogno di aiuto. Che problema? Leggendo su internet, la cosa più simile alla mia va sotto forma di "priapismo", il quale in genere comporta una erezione costante e dolorosa. Nel mio caso l'erezione è pressoché costante, ma è dolorosa solo se costringo il cazzo in pantaloni stretti o se faccio passare molto tempo a dare sfogo. Una volta che ho goduto, anche facendomi una sega, il pene si affloscia un po', ma non del tutto e dopo un paio d'ore torna duro. Qualcosa di estremamente piacevole, si può pensare, e per certi versi mi ha portato molti vantaggi, che ho ben sfruttato col mio lavoro di istruttore di palestra… Rimorchiare con la sicurezza di essere prestante e infaticabile è stato fin ora molto piacevole, e ho sfruttato bene questa posizione di vantaggio. Però col passare dei giorni mi si è anche insinuato il dubbio che nuocesse alla mia salute. Eccomi quindi da un dottore specializzato consigliatomi dal mio medico di base. Ad accogliermi una segretaria niente male! "Buonasera signor Paolo, sono Odette". Una ragazza splendida dal viso regolare, il naso alla francese, la carnagione pallida e due belle labbra rosse a forma di cuore. Un taglio dei capelli corvini a caschetto molto aggressivo. Mi porge una mano ...

... morbida e ben curata e mi perdo nei suoi occhi neri, provando una fitta al cazzo già duro nei miei pantaloni larghi. Il suo accento francese impreziosisce il suo erotismo già molto marcato, fasciata com'è in un tailleur grigio che ne modella le forme, slanciate anche da dei tacchi a spillo in scarpe di vernice nera. 'Certo questo non mi aiuta', pensai con una certa ironia. "La dottoresse la riceverà subito" gorgheggio con la sua erre moscia. "Dottoressa? Pensavo fosse un uomo!" le risposi e lei proruppe in una risata cristallina facendomi strada verso la stanza delle visite. Entrai e mi si fece incontro una donna sulla 50ina, una stangona in tailleur rosso e tacchi aspillo rossi, bionda con coda di cavallo e una fisicità prorompente. un bel viso maturo e curato ed un aspetto da vera cavalla. 'Oh cazzo', pensai, 'Dove sono capitato!'. Ci presentammo. lei era Vittoria, con un fascino che mi aveva già catturato, e una erezione che stava diventando insostenibile. Per una quindicina di minuti aveva ascoltato il mio problema, la mia descizione dei sintomi. "Avrei bisogno di esaminare la parte", fu il suo primo commento al mio racconto. Avevo i brividi: mostrare il mio cazzo duro ad una donna eccitante di vent'anni più grande. "Le dispiacerebbe spogliarsi integralmente? Avrei bisogno di osservarla nel suo insieme". Obbedi con apparente nonchalance mostrando il mio fisico di trentenne palestrato, depilato integralmente. Il mio cazzo svettavae lei mostrava un interesse scientifico. ...