Romeo & julien
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Uff99, Fonte: Annunci69
Il tè era caldo, bollente.
La zolletta di zucchero si era sciolta velocemente nella tazza, bianca con delle spine disegnate nel bordo.
Il cucchiaino che mescolava il liquido era sorretto da dita con unghie curate e rughe che sembravano voler raccontare una storia.
La proprietaria delle dita era un'anziana donna sulla settantina con i capelli bianchi raccolti in uno chignon.
Gli occhi azzurri erano vispi dietro a degli occhiali, così leggeri e trasparenti che si potevano vedere solo grazie alle due stecche color oro.
Le labbra erano fini e rosa.
Davanti alla signora c'era un piccolo tavolo bianco di legno, con sopra una caraffa argentata per il tè e un'altra tazzina con disegnata una rosa rosso fuoco con i contorni d'oro.
La tazza fu presa e portata alle labbra di un'altra donna.
Sempre sulla settantina questa donna era poco più alta dell'altra, i capelli, un po' brizzolati, erano tagliati corti e gli occhi erano marroni e caldi.
La prima donna indossava una gonna e una camicetta, entrambe bianche, mentre un cardignan di lana grigio gli dava un po' di calore .
L'altra signora aveva indosso una maglia rossa con un uccellino ricamato all'altezza del cuore; i pantaloni erano lunghi e neri.
Attorno a queste due vecchiette c'era un bel giardino curato che stava iniziando a sentire gli effetti della primavera.
- Il tuo tè è sempre ottimo Gilda- disse la donna con i capelli brizzolati.
- Ooh, grazie Alma, ma continua pure a raccontarmi della ...
... serata di ieri.-
- Ah si, ti dicevo che ieri il ristorante era davvero bellissimo, e così romantico. C'erano un sacco di coppie giovani sedute ai tavoli e Aldo è stato così carino a portarmici per il nostro anniversario.-
- Che brav'uomo che è -
- Adesso che ci penso ho visto anche tuo nipote, Julien, insieme a quel caro ragazzo di cui non ricordo mai il nome.
Ah si, Romeo, erano insieme ad un tavolo e mi hanno anche salutata. Adesso che ci penso è davvero strano averli visti insieme, soprattutto in un posto simile. La tua famiglia e quella dei Montecchi non vanno molto d'accordo, perché mai si sarebbero dovuti incontrare. E poi stavano sempre così vicini.
Oddio, non che loro due sono...?-
- Oh no, mia cara cosa vai a pensare, due così bei ragazzi sarebbe uno spreco enorme, e poi lo sai che le loro famiglie non approverebbero mai, già che fossero gay, poi se stessero insieme sarebbe ancora peggio, farebbero crescere la rabbia che già c'è tra i loro genitori.- rispose pronta Gilda conoscendo invece la verità.
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La luce tenue nella stanza era appena sufficiente per poter distinguere i lineamenti dei due corpi che si stavano baciando davanti al letto matrimoniale.
Le labbra fini di uno si scontravano con quelle più grosse e morbide dell'altro, mentre le lingue si incontravano e si accarezzavano, prima timidamente ma poi sempre più in modo focoso e passionale. Quasi come se avessero vita propria si allungavano e si restringevano per poter ...