Vacanza in Croazia con la mia fidanzata Giada
Data: 19/01/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: dueditadivino, Fonte: RaccontiMilu
... mi è venuto in bocca sotto la doccia.”
“Quindi Giada” chiede Gaia “Per ora ti è venuto solo in bocca e sul viso?”.
“No Gaia” risponde Giada “ieri mi è venuto per due volte nel culo e una volta nella fica, è stato molto bello sentirlo godere dentro di me. Era ciò che volevo più di tutto”.
Sono terribilmente eccitato. Giada, la mia fidanzata non ancora trentenne ha passato la notte e la mattina con un uomo così grande. L’ha saziato, gli ha dato ogni suo buco, si è fatta venire dentro e si è fatta comandare a bacchetta da una ragazza di 20 anni. Il pene mi fa male. Giacomo vede la mia sofferenza.
“Vai a farti un bagno, tranquillo non devi chiederlo a loro. Noi siamo fuori dai giochi oggi. Loro sono il gruppo di amici che è al mare. Noi siamo solamente due persone qui…ma con loro non abbiamo nulla a che fare. Vai fatti il bagno nell’acqua fredda. Vedrai che andrà meglio”.
Accetto il suo consiglio e mi butto nell’acqua tra l’indifferenza generale. E quella di Giada, sorridente e con una mano sul pacco di Marco, è quella che mi fa più male.
La mattinata e il pomeriggio passano quindi così tra racconti, panini serviti da Giacomo e vari bagni in acqua. Non noto mai nulla di particolare. Nella mia testa frullano mille pensieri, vorrei che la prendessero tutti li. Che la scopassero in gruppo. Vorrei che venisse usata, abusata, torturata. Mi sento un cretino.
Sono ancora immerso nei miei pensieri sul mio asciugamano ...
... quando vedo Gaia dirigersi verso di me.
“Giacomo, andiamo. Prendi la roba dobbiamo andare a casa a cena. Andrea, oggi più tardi. Alle 2 a casa nostra.”
Nessun saluto, solo un ordine. Mi rivesto, prendo il mio asciugamano e mi dirigo verso la macchina. Guardo ancora Giada, si sta rimettendo il micro bikini bianco. Non mi degna di uno sguardo. Mi manca. La sera, anzi la notte, fatica ad arrivare. Mezzanotte è passata da un pezzo, manca poco più di un’ora al momento in cui andrò alla Villa di Marco e scoprirò cosa diavolo sta succedendo la. Ho il cazzo indolenzito al massimo, non ho mai provato una tortura così grande. Non solo la parte psicologica, sapere Giada in mano a un manipolo di depravati mi spaventa ed eccita allo stesso tempo, ma anche fisica. Ho il pene rinchiuso in una gabbietta da un giorno intero e i tentativi di erezione vengono costantemente respinti indietro.
Guardo l’orologio freneticamente. L’una. Tempo di una doccia, un po’ di pulizia intima e sono pronto. Gaia mi ha mandato un messaggio. Dice di andare senza biancheria che non ne ho bisogno. Mi vesto con un pantalone leggero e una camicia, prendo e parto.
La strada, benchè ci sia stato una volta sola la conosco a memoria. Con una paio di minuti di anticipo sono al cancello. Aspetto le due in punto so che le persone a volte non amano l’anticipo anche se breve.
Suono mi risponde come sempre Gaia “Metti la macchina più giù che i nostri amici si sono fermati a dormire. Lascia i vestiti ...