Una bellissima esperienza. seconda parte.
Data: 18/01/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69
... come hanno fatto questa sera, perché li eccita da morire sapere di avere una donna che vende il suo corpo, per il piacere di farlo. È chiaro per essi che tu non sei una puttana e che non fai questo per vivere, però è proprio questa condizione che li eccita di più: sapere che sei una donna come tante, ma che ama mettersi in gioco, che sa offrirsi, e godere nel sentire le mani degli uomini sul suo corpo. Lascio a te di decidere se questa esperienza potrà aver un seguito, o meno.»
A quel chiarimento, sono rimasta in silenzio, leggermente incredula, mentre, dentro di me, un lungo fremito di piacere ha percorso tutto il mio corpo, dalla testa ai piedi: ero stata offerta a dei maschi che avevano pagato per avere il mio corpo! Mi sentivo tremendamente eccitata nell’essere stata usata, goduta e comprata. Lungo il percorso, per tornare a casa, ho ripensato a quante volte avevo barattato il mio corpo in cambio di favori, ma in nessuna occasione qualcuno mi aveva pagato in maniera così esplicita, facendomi sentire una vera puttana. In effetti, mi è venuto in mente che durante il periodo universitario, mi ero imbattuta in un professore cinquantenne dall’aspetto per niente invitante. Non troppo alto, grassoccio, con una pancia prominente ed anche semicalvo, che mi guardava con occhi carichi di desiderio. Ero arrivata ad una fase di studio in cui mancava solo l’ultimo esame con lui e, ottenere un voto abbastanza alto, avrebbe potuto significare per me, passare ad una fase successiva ...
... dove tutto sarebbe stato molto più facile. Avevo sentito due studentesse, che di nascosto, avevano parlato di lui come di un porco, che amava indugiare con lo sguardo nelle scollature delle sue studentesse o fra le cosce, se lasciate opportunamente aperte. Ero titubante, perché una parte di me rifiutava di prendere in considerazione la possibilità di offrire il mio corpo in cambio di un bel voto, ma un'altra parte mi suggeriva ad aderire a quel tipo di mercimonio, perché mi avrebbe, in qualche modo, fatto vivere un piacere più pruriginoso e particolare. Così decisi di fare in modo che lui avanzasse una proposta per avermi, per una sera, a sua disposizione. Durante le ultime elezioni, ogni volta che parlavo con lui, lasciavo la mia camicetta sempre più sbottonata e vedevo che lui indugiava con lo sguardo sulle mie tette. In più, due o più volte, ho fatto in modo che le mie cosce fossero alquanto aperte, quando lui rivolgeva lo sguardo verso di me. Carpita la sua attenzione, decisi di passare all’attacco.
«Professore, prima di andare ad iscrivermi per dare l’ultimo esame con lei, avrei bisogno di ripassare ancora alcuni dettagli, che non mi sono chiari e, quindi, mi chiedevo se lei potesse, in qualche modo, darmi qualche lezione privata.»
Alle quelle mie parole, lui sollevò gli occhiali e mi guardò dritta negli occhi, mentre vedevo la sua lingua bagnare ripetutamente le labbra, già pregustando il piacere di poterla far scorrere sul mio corpo.
«Signorina, sono molto ...