1. Lo Stop


    Data: 14/01/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Feelrouge, Fonte: RaccontiMilu

    Le 8.45, devo alzarmi, ho tante faccende da sbrigare. Questo caldo poi e così soffocante oggi, non sono neanche le 9.00 ed abbiamo superato i 30′. Faccio colazione con tanti rumori nel palazzo. Ah già oggi c’&egrave il trasloco dei nostri coinquilini. In bagno, una bella doccia rinfrescante, mi vesto piuttosto leggera, un vestitino con la gonna poco sopra il ginocchio e l’abbottonatura tipo camicia sul davanti, così se fa più caldo mi slaccio un po’. Perizoma, un bel reggiseno che mi tiene belle su le tette, scarpe da tennis senza calze e via. Destinazione centro commerciale per il mio hobby preferito: shopping. Sono già le 10.40, occhiali da sole, borsa, chiavi, esco di casa. Ascensore’. Caspita &egrave occupato, c’&egrave un ragazzo dei traslochi con un mobile all’interno ma non mi va di fare 4 piani a piedi. ‘Posso?’ ‘Certo signorina, prego’ Il nostro &egrave un ascensore vecchio stile, il minimo indispensabile, piuttosto stretto e con una portata di 3 persone massimo. Entro, passo tra lui ed il mobile, sfiorandolo appena, mi poggio al muro, scendiamo. Però’. Non &egrave male sto ragazzo, la salopette gli dona, e poi quella canotta tira fuori tutti i suoi bicipiti legati a quelle spalle larghe. Scendiamo, fa caldo, mi sbottono un bottone della camicia. Lui decisamente più alto di me, un armadio, si gode il panorama dall’alto. Piano terra, si apre il ‘mini’ ascensore, ripasso tra lui ed il mobile, non so neanche io se volutamente o no, sfioro con il mio gluteo la sua ...
    ... patta, sento qualcosa, rallento il movimento, lui lo sente e si spinge appena verso di me, come a farmi sentire quanto fosse felice di avergli fatto compagnia. Mi allontano, salgo in macchina e via, destinazione centro commerciale. Lo shopping oggi ha un sapore diverso, in genere mi piace concentrarmi sulle vetrine, godermi tutto quello esposto, ma oggi no. La mia mente vaga tra i bicipiti e la salopette, con quel coniglio nella patta bello duro che non si stacca dai miei pensieri. Torno a casa, sono quasi le 13.00 ed il termometro che sfiora i 40′. Con la spesa mi dirigo verso l’ascensore. E’ libero, smorfia, peccato, un altro bel viaggio non mi sarebbe dispiaciuto. Entro in ascensore, dito sul pulsante”. ‘Mi scusi?…. possiamo approfittare?’ Eccoli sono due questa volta, e con un materasso ingombrante da portare al 4′ piano. Il caldo ha fatto effetto anche a loro che sono rimasti solo con la salopette, mentre la canotta oramai &egrave un vago ricordo del poco fresco mattutino. Come fare a dirgli di no? Staremo un po’ stretti e spero che l’ascensore regga ma un viaggio con i ‘Bronzi di Riace’ io non me lo perdo. ‘Venite c’&egrave posto’ Esco dall’ascensore loro dapprima mettono l’enorme materasso in fondo poi si poggiano ai lati del vano. Io rientro e mi metto al centro con le mie due borse tra le mani. Saliamo, fa caldissimo, i miei bottoni al vestitino li avevo già sbottonati al centro commerciale, un po’ per il caldo, un po’ per la mia voglia esibizionistica di mostrarmi. Loro ...
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