1. Mamma sogna il cavallo di Eugenio.


    Data: 11/01/2024, Categorie: Zoofilia Autore: goldenoro69$, Fonte: EroticiRacconti

    Nei pensieri di mamma era rimasto il cavallo. Più che il cavallo era il suo cazzo. Ne parlava con tutti fino a quando riferì ad Eugenio il suo piano. Il diversivo per me era la moto secondo lei e per evitare che la vedessi fece spostare il cavallo nella stalla adiacente. Lei avrebbe messo una sola maglia che la coprisse appena e voleva andare sotto il cavallo nuda per provare ad avvicinare quel cazzone alla sua figa. Eugenio la sconsigliò perché comunque anche se intelligente il cavallo può avere comportamenti imprevedibili. Nulla da fare decisa, anche senza dire nulla a papà di quella escursione pomeridiana. Partimmo per la spedizione ed apparentemente tutto normale, io avevo portato anche degli attrezzi per modificare la moto. Loro due presero il cavallo, che appena vide mamma sfoderò il suo enorme cazzo, e lo portarono nella stalla adiacente. La curiosità era troppa ed eccitante, feci il giro e mi appostai dov'era una fessura che mi consentiva di assistere all'esibizione. Figlio di mamma puttana e guardone esagerato mi definii.
    
    Il cavallo era recalcitrante non voleva seguire Eugenio che tra l'altro non riuscendo a contenere il cazzo nei calzoni l'aveva tirato fuori, forse ingannando il cavallo che invece voleva mamma. Infatti si calmò subito e mamma iniziò una serie di accarezzamenti che partirono dalla groppa e poi piano ...
    ... piano scendere ai fianchi ed proseguire fin sotto la pancia, Tolse la mini vestaglietta che aveva indosso e quando la vide nuda il cavallo alzò i piedi davanti scuotendo tutta la stalla e li appoggiò su delle staffe consentendo a mamma di mettersi sotto. Il cazzo del cavallo era diventato enorme come mai si era visto. Eugenio si segava furiosamente e mamma delicatamente prese il cazzone e se lo passò sul corpo diverse volte avvicinandolo anche alla figa, poi si inginocchiò e mise la punta in bocca, il cavallo nitriva di piacere, una volta bagnata la punta la avvicinò alla figa sfregandolo violentemente e fece appena in tempo a spostarlo per evitare che la sborra entrasse in figa ma accompagnò il cavallo con le mani a sborrare fino all'ultima goccia. Il cavallo si rilassò e mamma si diresse da Eugenio si mise a novanta gradi e vennero urlando. Poi torno dal cavallo rilassato e l'accarezzò dappertutto, soprattutto il cazzo che aveva perso l'erezione ma era comunque un bellissimo cazzo, mise la testa vicino a quella del cavallo e stettero fermi alcuni minuti. Il cavallo tranquillo si lasciava fare tutto da mamma. Eugenio restò meravigliato dal comportamento dell'animale e chiese a mamma di ripetere l'operazione quando aveva tempo che serviva a rilassarlo. Io mi feci due seghe e quando finì l'operazione avevo ancora il cazzo dritto. 
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