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In tre a Viterbo 2
Data: 11/01/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: trikeko, Fonte: RaccontiMilu
Ma……. Gianna si volta e mi dice ; non ora adesso abbiamo altro da fare guardo Eva in modo interrogativo e lei mi fa spallucce . Dopo aver pranzato Gianna ci comunica che saremmo andati a fare una passeggiata infatti di li a poco eravamo immersi nel verde della campagna circostante . Gianna camminava davanti poi io e dietro di noi Eva io avevo ancora il cazzo che mi doleva per il forzato stop che mi era stato imposto da Gianna e il suo culo era . davanti a me non faceva altro che aumentare il mio desiderio di possederla e magari fare anche una capatina nel suo culo. Indossava un paio di pantaloncini di jeans talmente ridotti che quando allungava in alto il piede per scansare dei rami a terra le si vedevano dei ciuffetti di pelo uscire dai bordi dei pantaloncini. Di colpo ci ritroviamo in un vero e proprio paradiso terrestre un laghetto naturale alimentato da una cascata alta circa 25 metri io ed Eva rimaniamo a bocca spalancata da una visione così inaspettata quando ci riprendiamo vediamo un’altra visione paradisiaca Gianna si era tolto quel poco che aveva ed era li davanti a noi completamente nuda ci guarda con il suo sguardo da porcellina e ci fà: che ne dite di un bel bagno ristoratore? in men che non si dica eravamo tutti e tre in acqua. Era fantastica, fresca ma corroborante ad un certo punto ci ritroviamo tutti vicini e sento una mano afferrarmi il cazzo che era tornato ai minimi livelli grazie al fresco dell’acqua e incominciare a fare un su e giù lentissimo il mio ...
... fratellino si mise immediatamente sull’attenti e pensando fosse la mano di Eva rimasi di sasso quando la vidi allontanarsi di un paio di metri e fare l’occhiolino alla sua amica. Gianna si avvicina sempre di più e mi infila la sua lingua fino in gola io da parte mia ricambio con gratitudine e incominciamo a limonare di brutto ad un certo punto si stacca leggermente mi fissa negli occhi e mi dice :Che cazzo aspetti a scoparmi? non le risposi ma allungai una mano verso la sua pelosissima fica e gli umori che le uscivano da sotto erano talmente vischiosi che tirando la mano fuori dall’acqua erano ancora attaccati. Mi portai le dita alla bocca e guardandola fissa negli occhi mi leccai le dita avevano un sapore stupendo un misto di salato e dolce che a ripensarci sento ancora il suo forte sapore. Avrei voluto leccargliela ma le circostanze non lo permettevano così la presi per le natiche e la sollevai, portai il mio bacino sotto di lei, e quando capii che il mio cazzo era all’entrata della fica la lasciai scivolare sopra di me dapprima mi guardò negli occhi e poi emettendo un rantolo che avevo già sentito gli si girarono le pupille al punto che si vedeva solo il chiaro degli occhi. Portò le sue braccia intorno al mio collo e cominciò a fare su e giù dettando lei il ritmo. Io ero al settimo cielo la tenevo per le chiappe e un dito andò a sfiorarle il buco del culo cominciai ad accarezzarlo, più lo accarezzavo, più lui si allargava così decisi di infilare la prima falange e intanto il ...